Amish
Gli Amish sono una comunità religiosa nata in Svizzera nel Cinquecento e stabilitasi negli Stati Uniti d'America dal Settecento. Attualmente la più grande comunità Amish si trova in Ohio. Gli Amish risalgono al movimentoanabattista e si rifanno
alla Confessione di Fede di Dordrecht del 1632. Da alcuni studiosi di religioni vengono considerati come Protestanti Conservatori, e da altri come appartenenti all'ampia famiglia delle chiese libere
insieme con i Mennoniti, i
Fratelli Quaccheri e
altre, poiché con queste hanno numerosi punti dottrinali in comune. L’idea di chiesa libera o professante nacque a Zurigo, in Svizzera, nell’ala detta radicale dellaRiforma Zwingliana. Gli Amish parlano tradizionalmente un dialetto tedesco chiamato tedesco della
Pennsylvania.
Le origini: la Riforma protestante e le Chiese libere
La Riforma protestante ha una sua data di inizio ufficiale, il 1517, con la pubblicazione delle tesi di Lutero aWittenberg. Ma le idee e i disagi che portarono l'ampio e variegato fenomeno della
riforma protestante circolavano già da parecchio tempo in tutta Europa.
All'atto della riforma protestante furono tre i pensatori che si staccarono dalla chiesa di
Roma: Lutero inGermania, Calvino a Ginevra e Ulrico Zwingli a Zurigo. Le tesi propugnate erano, tra le altre: la salvezza attraverso la Grazia Divina più che attraverso i Sacramenti, la libertà personale di
credo, il sacerdozio in quanto credenti, e non, in quanto credenti e ordinati sacerdoti, la stretta unione tra Stato e Chiesa, la centralità dellaBibbia rispetto alla tradizione
ecclesiastica.
I tre pensatori trovarono appoggio nelle autorità politiche del tempo riuscendo a fondare le rispettive chiese, nonostante l'opposizione
di Roma. All'interno di esse, e soprattutto nella Svizzera di Calvino, si originò il movimentoAnabattista che più tardi divenne Mennonita. Gli Anabattisti, violentemente perseguitati, concepirono la chiesa come un gruppo di
persone adulte unite dalla professione di fede, assolutamente pacifiste e del tutto svincolate da governi e poteri temporali. Da qui il termine "Chiese Libere", che trovarono in seguito piena
espressione nelle colonie americane.
I Mennoniti
All'interno del protestantesimo, uno dei punti salienti di molti fedeli e di molti pensatori fu la necessità di battezzaresolo gli adulti e solo dopo la
rovarono nel mirino delle altre chiese cristiane, e oggetto di persecuzione. Dal punto di vista allora corrente, infatti, non battezzare un bambino equivaleva a esporlo al rischio di "morte
eterna": privo dibattesimo, infatti, non avrebbe potuto mai entrare
in Paradiso e la Grazia di Dio gli sarebbe rimasta preclusa. Lo
"scandalo" è probabilmente paragonabile a quello che proveremmo oggi se, potendolo facilmente fare, decidessimo di non vaccinare un bambino contro una malattia mortale. Ricordiamo che, a quell'epoca, la mortalità infantile era altissima e
che le possibilità che un bambino arrivasse a chiedere il battesimo giungendo all'età adulta erano oggettivamente scarse. Nel 1534 un gruppo di Anabattisti radicali fondò con la forza una teocrazia aMünster macchiandosi di violenti crimini.
Come conseguenza vi fu una grave persecuzione corale, sia di tutto il movimento cattolico che delle 3 chiese protestanti. Gli Anabattisti
vennero stanati, torturati e eliminati un po' ovunque, al punto che alcune città assoldarono dei veri e propri cacciatori di teste per trovarli e ucciderli. L'esperienza segnò una svolta nella storia del movimento, che non ebbe mai più alcuna possibilità di avere una seppur minima influenza sulla
politica della vita quotidiana o di costituire alleanze politiche, come accadde per altre chiese protestanti.
Nel 1536 un
giovane prete cattolico, Menno
Simons, lasciò la chiesa Cattolica che riteneva aver perso il contatto con le radici evangeliche per perdersi dietro a "storie, leggende, palme sante,
vespri, pellegrinaggi, reliquie, …". Menno divenne anabattista e, nonostante le persecuzioni alle quali erano sottoposti gli aderenti alla chiesa, riuscì a sopravvivere e a unificare gruppi
differenti, che, quando l'Olanda intraprese una politica di tolleranza religiosa,
poterono vivere in pace. I gruppi che aveva unito presero spunto dal suo nome e si chiamarono, da allora in poi, Mennoniti.
Nel 1632 venne
stilata la Confessione di Fede di Dordrecht, cui si isprirarono e fondarono le credenze e pratiche religiose Amish, e che tutt'oggi li guidano. Fondamentalmente sono:
1. il "battesimo dei Credenti" da amministrarsi esclusivamente in età adulta, dopo pentimento e professione di fede. Gli Amish sono contrari
al battesimo dei bambini poiché non ritengono che abbiano coscienza del
bene e del male, quindi, non possano né peccare né
beneficiare del battesimo.
2. I membri della chiesa che peccano vanno ammoniti due volte in privato. Se perserverano, vengono ammoniti durante l'assemblea e quindi
banditi dal gruppo. Questa pratica, già in atto dalle remote origini, si contrapponeva con forza alla violenza tipica con cui l'uomo e le chiese del medioevo imponevano la fede o le opinioni, facendo risaltare il principio della non violenza. Bandire, per quanto doloroso, era indiscutibilmente meglio
che torturare e uccidere.
3. Solo i credenti battezzati in età adulta siederanno al Banchetto di Dio.
4. Si impegnano a tenersi staccati dal male del mondo. Sono dunque pacifisti e rifiutano ogni forma di violenza.
5. I capi della chiesa sono detti pastori, devono avere buon carattere ed essere competenti nel guidare nella preghiera la
Congregazione.
6. Sostengono la separazione tra Stato e Chiesa. Si ritirano, solitamente, dal mondo di cui sentono una influenza corrotta e corrompente.
Non assumono cariche pubbliche, non votano.
7. Non giurano: la parola è sufficiente.
I difficili inizi della chiesa portarono l'abitudine, tutt'oggi attuale, di officiare il culto nelle case private e non in luoghi
pubblici come le chiese. Tale abitudine passò tale quale agli Amish.
La nascita degli Amish
Circa 150 anni dopo, nel 1693, Jakob Ammann, un vescovo svizzero, ruppe con la chiesa Mennonita e diede origine al movimento Amish, che derivò il nome da quello
dell'Ecclesiaste, e pur procedendo autonomamente, mantenne diversi punti
dottrinali dei Mennoniti.
William Penn e il "santo esperimento"
William Penn fu il nobile erede di cospicui privilegi aristocratici nell'Inghilterra della restaurazione post-Cromwell. La sua famiglia, infatti, aveva sostenuto attivamente ed economicamente Re Carlo nella sua riconquista al trono.
William era venuto a contatto nel 1667 in Irlanda, con
il movimento Quacchero. Il Quaccherismo si inscriveva nel largo filone delle
"Chiese Libere" e degli Anabattisti ne subiva altrettanto le persecuzioni.
Ritornato in Inghilterra dedicò tutto sé stesso ad un impressionante lavoro di divulgazione delle tesi sul rinnovamento religioso. A
partire dal 1675 iniziò a maturare e a promuovere l'idea che vi fosse
necessità per l'Inghilterra in genere, e per i puritani in particolare, di aprirsi al Nuovo Mondo, l'America.
Per sfuggire alle persecuzioni e alla ricerca di un modo di vita diverso, Penn salpò con un gruppo di Quaccheri. Una parte di essi si stabilì nello Stato che oggi conosciamo come Pennsylvania e che considera William come suo fondatore. La corona
Britannica, infatti, gli assegnò lo Stato come saldo del debito che aveva con la sua famiglia.
Penn, in linea con analoghi esperimenti, volle creare un differente modo di vivere, basato sul rispetto e sulla amorevole collaborazione
tra persone differenti, rese uguali dall'atto creativo di Dio. In tal senso "le persone" non furono solo gli altri cristiani, ma anche le popolazioni indiane residenti.
Verso il 1720 alcuni
gruppi di Amish seguirono il sogno della colonia di Penn e la raggiunsero. Si stabilirono per la maggior parte in Pennsylvania, dove a tutt'oggi hanno la presenza maggiore. Altri si diressero in New York, Illinois,Indiana, Iowa, Missouri e Ohio.
Dal 1700 ad oggi
La sopravvivenza delle Chiese Libere non era scontata in un continente dove non esisteva lo Stato e la legge era spesso dalla parte di
chi la imponeva mentre la non-violenza suscitava desideri predatori e/o accese antipatie. Nel 1800, dopo la Guerra di
secessione americana,
l'America non
contava più di 1.000 Amish. Guerre, persecuzioni e carestie spinsero altri Amish a lasciare l'Europa per
riunirsi con i gruppi Americani. La maggior parte si stabilì in Illinois, Indiana, Iowa, Missouri, New York, Ohio,
e Ontario in Canada. Solo pochi si diressero inPennsylvania. Questi Amish Europei erano più elastici, sia in quanto ad abitudini quotidiane, indulgendo in ciò che ai loro fratelli Americani
parevano inutili vanità (vestiti più belli, strumenti musicali, e in generale una visione del bello come valore e non vanità). Inoltre avevano un atteggiamento più fiducioso verso la
modernità e i suoi prodotti.
I contrasti erano anche dottrinali e si approfondirono nella seconda metà dell'Ottocento sino ad arrivare,
nel 1880, a un Concilio che portò ad una divisione. Gli Amish si
trovarono suddivisi in quattro gruppi: tre progressisti e uno conservatore. Quest'ultimo prese nome di "Amish del Vecchio Ordine" (circa 5.000 persone). Gli altri si chiamarono Amish
Mennoniti. Gli Amish cui ci si riferisce culturalmente, anche per la pubblicità che ne ha reso più noti i costumi, ad esempio col film "Witness - Il
testimone" appartengono e si definiscono del "Vecchio Ordine".
Nel Novecento i gruppi Amish si trovarono al centro di ulteriori contrasti con gli Stati Uniti e con il Canada. In primis perché, quando questi entrarono in guerra, l'antimilitarismo dei giovani Amish suscitò una nuova ondata di abusi fisici e
psicologici. Oltre a ciò l'obbligo di scolarizzazione si scontrò con il desiderio degli Amish di istruire i propri figli alla luce di princìpi che gli stati non intendevano sostenere. Ma
almeno su questo si trovò un compromesso e ai ragazzi Amish fu permesso di terminare gli studi a 16 anni anziché a 18.
All'inizio della seconda guerra mondiale i gruppi religiosi non violenti come gli Amish e i Quaccheri ottennero maggior rispetto dagli Stati Uniti e dal Canada. Coloro che si dichiararono Obiettori di Coscienza (la stragrande maggioranza) ottennero incarichi non-militari, per esempio negli ospedali da campo o in quelli di città, il che
li espose a violenti shock culturali per il contatto con una società del tutto aliena alla loro e ai loro princìpi morali.
Ulteriori problemi si generarono riguardo alle tasse (Social Security program) che gli Amish non volevano pagare a un governo di cui non
si sentivano parte e da cui non volevano alcun servizio. Negli anni successivi, tuttavia, gli Amish trovarono un dialogo con i governi statali, e non vi furono più gravi episodi di scontro. Le
differenze, naturalmente, rimasero. Nel 1967 alcuni
si trasferirono in alcuni stati dell'America Latina, dove un piccolo gruppo tuttora risiede.
La vita degli Amish oggi
Un Amish vive in una comunità dal tessuto sociale insolitamente robusto, basato su forti legami familiari, e su un'ancora più forte
identità religiosa. Salvaguardare questa società è fondamentale per ogni Amish e le sue azioni sono votate a questo.
Esiste una serie di regole maturate e consolidate nei secoli, cui gli Amish fanno riferimento: il cosiddetto Ordine, l'Ordnung, che discende da concetti e passi ricavati dalla Bibbia. Le
regole non sono moltissime, per cui la comunità si fa carico di spiegarne la non sempre ovvia applicazione quotidiana ai bambini, che devono sviluppare discernimento nell'applicazione
quotidiana.
L'ambiente e la comunità Amish
Un uomo che porta la tipica barba Amish senza baffi.
Gli Amish vivono come contadini e artigiani in campagne che tengono gelosamente libere dalle intrusioni della civilizzazione che possano
intaccare i loro princìpi guida.
Questo genera una sorta di binomio che può apparire curioso: l'elettricitànon è ammessa, poiché rovina la naturalezza del creato e la semplicità del
vivere, mentre fonti alternative di energia (come il vento, il sole,
l'acqua) sono le benvenute. Non esistono automobili, poiché l'intento di un Amish è di vivere con semplice umiltà tra i suoi cari e simili: questo fa degli Amish dei buoni allevatori
di cavalli (principale forza motrice), che tirano i semplici carri
neri coperti o meno (detti buggies) che sono diventati il simbolo di questa comunità.
Gli Amish vestono fuori dal tempo. Gli uomini portano il cappello e vesti scure, dal taglio semplice, facili da indossare, prive di
cerniere lampo e in parte anche di bottoni. I calzoni hanno fondo largo e orlo alto, per motivi di praticità e di modestia. A partire da quando si sposano portano la barba, come chiede
la Bibbia, ma non i baffi, che associano con la vita militare e i suoi
disvalori di arroganza e violenza.
Le donne hanno abiti privi di ornamenti e dalle maniche lunghe, con grembiuli e cuffiette che coprono i capelli, che non tagliano mai. Se
sono nubili hanno cuffie nere, se sposate rigorosamente cuffie bianche. La gonna del vestito è lunga a metà polpaccio per essere modesta e pratica al
tempo stesso. Il vestiario non è un vezzo, ma il segno tangibile dell'appartenenza alla comunità e alle sue regole, non dissimilmente dall'abito di una suora o di un frate.
Nessuna donna porta gioielli. In generale nessun Amish porta oggetti superflui o che esprimono vanità. Lo stile è quello di un tardo Ottocento semplificato e
dedicato alla praticità per adattarsi ai lavori svolti. Questi sono privi di ausili elettrici; infatti, ogni incombenza viene svolta con un duro lavoro manuale, alleviato dall'aiuto che la
comunità è sempre pronta a dare a chiunque ne necessiti; il lavoro quindi è spesso collettivo.
La comunità si fonda sul reciproco aiuto, sia per il lavoro che per il denaro, aiuto che rende superflueassicurazioni, fondi pensionistici e simili. Ogni membro adulto è tenuto a
lavorare per provvedere a sé, ai suoi cari e alla comunità, nelle cui casse versa una certa cifra per le evenienze e le difficoltà dei membri. Se un ragazzino deve andare dal dentista e il padre
non ha di che provvedere, la cassa della comunità lo farà al posto suo. Allo stesso modo interviene di consueto per costruire le case per le giovani coppie (con fondi o col lavoro collettivo) o
per aiutare una famiglia in difficoltà, per un incendio o
per un raccolto perduto.
Gli Amish e la modernità
È comune pensiero che gli Amish rifiutino ogni tipo di oggetto moderno: questo è vero solo in parte. Oggetti che non portino valori
inutili o indesiderati nella casa e non provochino crepe nella struttura sociale sono i benvenuti, soprattutto se si rendono manifestamente utili, sono però esclusi i prodotti giustificati solo
da un desiderio vanitoso e soprattutto superflui.
Per loro la tecnologia non è dannosa di per sé: è l'uso smodato e acritico da parte dell'uomo che viene condannato. Una stufa a legna
moderna, per esempio, è per loro un'ottima scelta in termini di costi-benefici. Pretendere la riproduzione fedele di una stufa antica sarebbe inutile e ingiustificatamente costoso anche
nell'efficienza; infatti nelle case Amish è frequente trovare ottime stufe a legna chiaramente moderne e di eccellente efficienza energetica. Allo stesso modo, una donna può trovare una buona
soluzione cucire con filo dinylon o di fibre di alta qualità anziché di cotone, o lasciare
andare a pattinare sui rollerblade le figlie (l'attività fisica è apprezzata), rigorosamente vestite con vestitini lunghi, grembiuli e cuffiette. Gli Amish aborrono
la televisione, che eroga esempi di costumi e comportamenti imposti che
sono a loro estranei, e invece amano leggere libri e riviste, se non offendono i loro princìpi.
Le comunità non sempre riescono a fare a meno dell'elettricità: gli Amish commerciano in prodotti caseari e i meccanismi di
refrigerazione possono richiedere elettricità, che viene fornita da generatori a gasolio. Il gasolio viene comprato quando serve e trasportato sui caratteristici "buggies", i semplici calessi
neri coperti e tirati da cavalli. Con l'adozione delle energie rinnovabili, anche di alta tecnologia, (solare e del vento), i bisogni di combustibili fossili sono comunque in declino. Se la
necessità li spinge al di là di quello che di norma essi giudicano ragionevole, anche gli Amish possono fare eccezione, e fruire di alcuni dispositivi moderni altrimenti vietati: per costruire
una fattoria, ad esempio, può essere utile affittare una gru per sollevare carichi pesanti, (principio di maggior utilità). Sempre a patto però che sia di proprietà e la manovri un "esterno", una
persona perciò non soggetta alle regole della vita Amish, che impedisce ai suoi membri di possedere e/o guidare un mezzo motorizzato.
Fondamentalmente, di fronte a una scelta tra moderno o non moderno gli Amish scelgono solitamente ciò che salvaguarda la salute fisica e
morale della famiglia. Questo include l'atteggiamento verso la medicina: una famiglia Amish può non amare il curarsi in ospedale e preferire rimedi casalinghi, ma è improbabile che esponga
qualcuno dei suoi a un rischio se è in corso un'emergenza. In tal caso il malato sarà portato al più vicino ambulatorio medicoo ospedale.
Di fronte a un possibile cambiamento nello stile di vita inizia un piano di riflessione che ha lo scopo di decidere per il meglio; il
piano di riflessione e di valutazione può richiedere anni, e lunghi dibattiti nella comunità, che deve essere concorde sugli eventuali cambiamenti da adottare, secondo i principi di utilità e
reale necessità.
La vita di un Amish: età, traguardi, responsabilità
L'infanzia
Un bambino o bambina Amish nasce in una famiglia composta di padre, madre e numerosi fratelli (in media 7 figli per coppia). Hanno molto
rilievo affettivo ed educativo, inoltre, i parenti come zii, zie, cugini e naturalmente i nonni: tanto più un Amish è anziano, tanto maggiormente viene rispettato, perché si ritiene saggio e
dispensatore di consigli e di punti di vista maturi, fuori della portata giovanile. La famiglia esercita un controllo stretto sull'educazione del bambino. La formazione dei giovani è, infatti, carico della scuola solo parzialmente, ben più fortemente dei
genitori e degli altri membri della comunità. In famiglia parla dialetto Amish (detto Tedesco della Pennsylvania o Dutch che deriva da 'deutsch', tedesco), invece apprenderà il Tedesco durante le celebrazioni religiose e l'Inglese (con cui comunicherà con il resto del mondo) a
scuola.
La comunità Amish è estremamente chiusa e i matrimoni avvengono e sono avvenuti spesso tra persone imparentate tra loro, ragione per cui
il nuovo nato rischia malattie genetiche, come nanismo e disordini metabolici. Particolarmente alta tra i bambini della comunità l'incidenza di una rarissima malattia,
la sindrome di
Crigler-Najjar, una condizione
genetica che impedisce al fegato di metabolizzare la bilirubina,
il pigmento prodotto dalla decomposizione dell'emoglobina contenuta nei globuli rossi che provoca, se non è espulso, l'ittero e l'intossicazione sistemica e il cui contenuto nel sangue dei bambini appartenenti a questo gruppo sociale raggiunge
concentrazioni fino a 150 volte la norma.
I bambini Amish studiano insieme fino ai 13 anni (8th grade school, equivalente della scuola media) sotto la supervisione di un
insegnante Amish, in una scuola che ha stanza unica. Cessati gli studi scolastici si dedicano a imparare l'agricoltura e la carpenteria, i maschi; e i lavori di casa e la cura familiare, le
femmine.
Nella società Amish è assolutamente fondamentale l'insegnamento dal più esperto, o anziano, al più giovane. Questo fattore venne
considerato rilevante per risolvere la contesa tra le comunità Amish e il governo degli USAnel 1972, sul rispetto della legge federale che imponeva di mandare i figli a scuola sino ai 18 anni. La richiesta del governo venne
considerata incostituzionale perché lesiva della libertà di religione e di costume, tanto più che il costume Amish dopo la cessazione della scuola a 16 anni, accompagna i giovani, con la
trasmissione della istruzione degli esperti, ben oltre i 18 anni; per questo ai bambini Amish venne accordato il diritto di essere istruiti secondo le tradizioni della loro
comunità.
Le insegnanti
scolastiche sono giovani donne nubili della comunità, usualmente la insegnante più anziana trasmette la propria esperienza in merito alla più giovane. Le insegnanti non possiedono un curriculum
professionale, ma vengono scelte dalla comunità in base alla loro reputata intelligenza ed alla loro condotta morale. Di norma i risultati sono reputati buoni.
Contestualmente alla scuola le ragazze vengono educate dalle donne di famiglia nei lavori domestici, nella cura dei famigliari e
nell'artigianato femminile. I ragazzi imparano il lavoro del padre o degli zii. I ruoli uomo-donna sono tradizionali e ben distinti: le donne lavorano in casa e gli uomini fuori. Tuttavia non è
infrequente che le donne nubili lavorino fuori, se la necessità lo impone e gli uomini di casa siano partecipi della cura dei ragazzi e dei lavori domestici pesanti.
L'adolescenza: Rumspringa
Cessata la scuola, per molti ragazzi e ragazze comincia il periodo detto di "Rumspringa". Rumspringa significa "saltare in giro" e indica
il periodo in cui le famiglie allentano il controllo sui figli. Questi si mischiano ai loro coetanei, possono uscire con ragazzi e ragazze, viaggiano, vanno a ballare in jeans, bevono alcolici e
possono, volendolo, sperimentare tutto quanto è comune per i coetanei non Amish. In tal modo la comunità Amish vuole assicurarsi che la professione di fede che saranno chiamati a fare nel giro di
qualche anno sia sincera e consapevole di ciò a cui rinunciano. Di 100 ragazzi e ragazze che vanno Rumspringa (periodo che dura qualche anno), "tornano a casa" 80-90, pronti per unirsi alla
comunità e sposarne le regole severe.
La famiglia è il fondamento della comunità e la tela su cui l'individuo Amish dipinge il ritratto della sua vita. Cercarsi un partner è
di capitale importanza e i giovani cominciano a farlo verso i 16 anni, per arrivare alle nozze verso i 20 anni.
Una domenica su due la famiglia presiede alla celebrazione religiosa, che consta di letture della Bibbia, canti, sermoni e preghiera comunitaria. La celebrazione avviene rigorosamente in casa, ospitando altre famiglie, poiché, come si è
detto, la Chiesa Amish non ha sedi o edifici di culto. La celebrazione è un momento molto importante della socializzazione, e facilmente termina con un rinfresco con conversazione offerto dai
padroni di casa. La domenica successiva la famiglia partecipa alla celebrazione officiata in una altra casa del distretto, a rotazione, di norma sono ospitati presso amici, parenti o semplici
conoscenti che officiano presso il loro domicilio: tale azione è molto utile per rinsaldare i legami comunitari, comunicarsi e discutere delle novità e, molto importante, si dà ai giovani la
possibilità di frequentarsi e conoscersi.
Altre occasioni di socializzare sono i picnic, le aste, la partecipazione ai raccolti o ai lavori collettivi, la costruzione di case per altri sposi, e le serate cantanti; gli
Amish non ballano e non suonano strumenti, ma amano cantare in coro sia inni religiosi, sia canzoni "laiche". Le serate "di canto" sono dedicate espressamente per i giovani, anche se poi in
realtà tutti partecipano, e sono pensate ed organizzate per dare la possibilità ai giovani di frequentarsi e farsi conoscere: molte giovani coppie nascono così. Le giovani donne hanno molta
voce in capitolo sulla scelta dello sposo, che non viene imposto dai genitori, e hanno possibilità di frequentarlo da sole prima del matrimonio: appartarsi in una stanza chiusa resta fuori
discussione, ma fare passeggiate in campagna, chiacchierare, e fare viaggi a due per andare a cantare sono assolutamente leciti e frequenti.
L'età adulta: il battesimo e l'entrata nella comunità
È giunto il tempo di entrare ufficialmente a fare parte della comunità e assumersene la responsabilità: i giovani possono ricevere
il battesimo e entrare ufficialmente nella chiesa. Solitamente i
ragazzi ricevono il battesimo tra i 16 e i 20 anni.
Questo implica frequentare un corso, una sorta di catechismo, dove si studia la Confessione di Fede di Dordrechtdel 1632.
Al termine, la comunità, valuta se accogliere il nuovo arrivato come fratello o sorella. Se la risposta è positiva,
ilbattesimo avviene un paio di domeniche prima della comunione
d'autunno. In questa occasione i battezzandi incontrano il capo della chiesa e gli viene ulteriormente ricordato che l'impegno che prenderanno è verso Dio, verso la comunità, e dura tutta la
vita. Gli viene data la possibilità di rinunciare e, anche se molto raramente, qualcuno lo fa. Se il candidato accetta, inizia la celebrazione vera e propria. Se il candidato rifiuta viene
bandito dalla comunità e ai suoi parenti è vietato aver rapporti col congiunto.
Ai ragazzi viene chiesto di inginocchiarsi, gli viene ricordata la promessa che fanno e gli vengono poste domande sulla loro fede e sul
loro desiderio di unirsi alla chiesa. I ragazzi vengono battezzati prima delle ragazze.
Completata la promessa il Vescovo alza la testa del ragazzo, un diacono gli
riempie le mani d'acqua e il Vescovo la versa sul capo del candidato tre volte: nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Il Vescovo prosegue dicendo in dialetto Amish "Nel nome del
Signore e della chiesa, noi estendiamo a voi la fratellanza. Alzatevi e siate membri fedeli della chiesa". I ragazzi sono accolti calorosamente con il Bacio Santo, che le ragazze ricevono dalla
moglie del Decano. Il rito è semplice, ma emozionale e la promessa è cosa estremamente seria poiché se rotta, porta al bando dalla comunità.
Il matrimonio
Una volta battezzati i ragazzi che desiderano sposarsi annunciano, solitamente in estate, la loro intenzione e il nome dello sposo o
sposa scelto.
Passata la faticosa stagione del raccolto, quando la comunità ha più tempo da dedicare a questo gesto così importante, i due giovani
vengono "annunciati" come promessi sposi nel corso di una delle celebrazioni domestiche domenicali.
Nella occasione le donne di famiglia assieme preparano il banchetto per i parenti e per la comunità (il che significa per 200 o anche 400
persone), le giovani si sposano con un vestito semplice, rigorosamente privo di pizzi e decorazioni, solitamente di colore blu, celeste o viola.
Questo stesso vestito verrà indossato alle funzioni religiose della domenica, e verrà usato anche per il loro funerale. Anche gli abiti
degli altri sono quelli usuali, puliti ma semplici, della funzione domenicale. Nessuna donna Amish porta fiori alle nozze, che avvengono solitamente di mercoledì o giovedì: così si ha tempo per
rimettere a posto la casa, e fare riposo la domenica, come il Signore ha comandato di fare. La comunità tutta è testimone alla "annunciazione", non hanno senso quindi testimoni "particolari", né
tantomeno damigelle d'onore.
La giovane coppia vivrà con i genitori di lei sino alla primavera, quando la comunità si mobiliterà per aiutarli a costruire la loro
nuova fattoria. La nuova casa sarà, come è facile immaginare, semplice e modesta, in certa misura spoglia, analoga a tutte le altre, con gli oggetti strettamente necessari ed utili, senza ninnoli
o soprammobili inutili o vistosi. Larga parte della vita campestre, dopotutto, si svolge fuori di casa: nei campi, nelle botteghe artigiane, nei laboratori e nei rari negozi.
Il lavoro
La giovane coppia adotta prevalentemente incarichi e lavori analoghi a quelli dei propri genitori, dato che ha appreso il mestiere da
loro. Gli Amish sono contadini specializzati in coltivazioni particolari (come i peperoncini), le rese, con metodi tradizionali naturali molto accurati, (arature, concimazioni), sono
elevatissime, sono abili artigiani ed allevatori di cani e di cavalli. La società produttiva è quindi essenzialmente molto conservatrice. Le donne si dedicano all'arte tessile chiamata
"patchwork" e realizzano coperte tradizionali trapuntate e ricamate
chiamate "quilt", fatte di pezzi differenti di stoffe diverse che cuciono a mano, da sole o con le amiche.
Per vendere i prodotti del loro lavoro tendono a relazionarsi con pochi intermediari di cui si fidano, spesso Mennoniti, che possono
avere grandi negozi, supermercati, vendita on-line e accettare carte di credito: tutte attività impossibili ad una comunità che rifiuta l'elettricità, la televisione e guarda con forte sospetto
anche la fotografia. Tuttavia alcuni Amish hanno piccoli negozi a conduzione familiare dove vendono direttamente ai turisti i loro prodotti. In parte guadagnano anche grazie al turismo, con cui
hanno un rapporto problematico: da un lato ne guadagnano, dall'altro si trovano esposti a valori estranei e di disturbo.
I contrasti
Il mondo degli Amish, ovviamente, non è un paradiso, e le dispute e gli attriti non mancano, né sono mancati. Esistono, di conseguenza,
diversi gruppi Amish, che interpretano più o meno severamente l'Ordnung o che sono più o meno vicini ai loro cugini Mennoniti, più moderni e liberali. L'Ordnung, che significa "ordine", è un
codice di condotta che viene trasmesso di generazione in generazione e regola il loro comportamento e il loro stile di vita.
Se un Amish rifiuta le regole della comunità possono verificarsi due possibilità: se è giovane e non ha fatto professione di fede, i
legami familiari reggono, perché il ragazzo o ragazza non ha fatto alcuna promessa formale e il suo atto può dare dolore, ma non manca verso la comunità. Può tornare quando vuole e riprendere la
sua vita dove l'aveva lasciata: la comunità è tenuta ad accoglierlo.
Se ad andarsene è un adulto, la faccenda si complica. Se ritorna entro breve tempo la frattura può ricomporsi e i legami familiari si
mantengono. Se non torna entro un breve termine viene bandito, i rapporti si sospendono, e verrà per sempre considerato un estraneo. Pochi prendono questa decisione. Ancora meno tengono
comportamenti che possano obbligare la comunità a respingerli e bandirli.
La comunità Amish, per quanto differente, dimostra di avere prodotto un modello di vita solido e, se necessario, adattabile: la
popolazione Amish è triplicata negli ultimi 50 anni. Gli Amish sono presenti in 24 stati con una popolazione di circa 150.000 individui. Al ritmo di crescita delle famiglie, si ritiene che essa
raddoppi ogni 20 anni circa. Secondo un recente studio effettuato da ricercatori della Ohio State University, gli Amish in Nordamerica crescerebbero al ritmo vertiginoso di una nuova comunità
ogni tre settimane e mezzo. Rigorosamente pacifisti e nonviolenti, gli Amish - che vivono in comunità rurali senza televisione ed elettricità - sono oggi quasi 250mila negli USA e in Canada, e,
secondo Joseph Donnermeyer - curatore della ricerca svoltasi nel quadro del più ampio censimento statunitense sulle religioni - la popolazione Amish letteralmente raddoppia ogni 22 anni. Questa
crescita esponenziale è dovuta semplicemente al fatto che in media, ogni donna Amish, dà alla luce ben 7 figli. A questo si aggiunge che sono molto pochi gli abbandoni dalla comunità. Stando alle
proiezioni di Donnermeyer, andando avanti di questo passo, saranno 1 milione entro il 2050.
Il problema fondamentale degli Amish è essenzialmente di tipo genetico dato che gli ingressi ed i movimenti di persone tra le comunità, e
soprattutto dall'esterno, sono alquanto modesti, soprattutto per le comunità più "ortodosse", che sono costituzionalmente più chiuse.
Il culto Amish: credenze e chiesa
I punti fondamentali del culto discendono direttamente da quelli Anabattisti.
1. La Salvezza è dono gratuito di Dio, che l'uomo non può "meritare" poiché tanta grazia è fuori dalla portata della sua opera di creatura.
Con 'Salvezza' non si intende il giudizio positivo di Dio dopo la morte, ma il riconoscimento che Gesù è Signore e Salvatore. Per gli Amish la Salvezza è un processo graduale e quotidiano che si
attua quando "la vita è trasformata giorno dopo giorno, nell'immagine del Cristo".
2. Certezza della Salvezza. Per gli Amish non esiste atto o promessa che assicuri la Salvezza: nemmeno ilbattesimo. Sostenere che un atto ti "salvi per sempre" è arrogante e orgoglioso.
3. Destino finale. È incerto fino alla fine e nelle mani di Dio, che valuta tutta la vita del credente, quindi lo destina al paradiso o
all'inferno.
4. La celebrazione religiosa nella propria casa, come detto, si svolge una domenica su due, e la comunione due volte all'anno: in primavera
e autunno. La professione di fede, che si fa in età adulta, non è preclusa ad un estraneo che voglia unirsi alla comunità. Il caso avviene però raramente.
La chiesa Amish è per loro interprete della volontà del Signore ed è in qualche modo un corpus compatto. Se secondo alcune fedi cristiane
gli Evangelisti vedono il battesimo come un atto tra credente e Dio, per gli Amish è un atto pubblico che lega l'uomo o la donna a Dio e alla
chiesa.
Le singole comunità, dette distretti, sono indipendenti ed autonome: non esiste una struttura ecclesiastica centrale.
Stato e chiesa devono restare distinte e pertanto gli Amish, per la loro integrità religiosa, si tengono lontani dalla vita pubblica, dal
governo e dalle sue regole: non giurano, non votano, ma pagano le tasse, non prestano servizio militare, ma civile. Tuttavia la loro nonviolenza non si estende all'educazione:
il giusto quantitativo di mezzi coercitivi fisici è contemplato.
L'Ordnung (regolamento) è soggetto ad aggiornamento di tanto in tanto e usualmente ogni due anni la comunità o il distretto ne rivede o
approfondisce alcune parti. L'Ordnung ha natura conservatrice, prevede la sottomissione della donna all'uomo e il rispetto dell'uomo verso la donna: sebbene i ruoli femminili siano parimenti
importanti a quelli maschili, le donne hanno assai meno autorità degli uomini. Se nubili restano soggette alla disciplina paterna, se sposate a quella del marito. Inoltre non possono accedere a
cariche nella chiesa. È infatti sempre l'uomo che prende le decisioni più importanti all'interno della famiglia.
L'evangelizzazione è uno dei punti di grande divergenza rispetto alle altre chiese cristiane. Gli Amish pensano, infatti, che non sia loro dovere o
compito provvedere a diffondere presso altri i principi della loro fede. Tuttavia alcuni gruppi si stanno muovendo in tal senso e, in genere, gli Amish sono ben disposti a spiegare i loro
princìpi di vita a fronte di una domanda ritenuta sincera e rispettosa.