"Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati"«Dove andiamo?»«Non lo so, ma dobbiamo andare». »                              (Jack Kerouac, On the Road) . 


                                         Il nostro tour



USA 2014


visite                                                                                                                      luoghi di passaggio     


New York  dormito ad Harlem

Niagara-on-the-Lake              Ontario Canada  dormito a Buffalo

villaggio Amish : Amish Country Theater, Ohio 39, Walnut Creek,   dormito a Wallnut

St. Louis Missouri         dormito a Effingham


Springfield Missouri


Tulsa   Oklahoma               dormito a Tulsa

Oklahoma City


Amarillo  Texas      cadillac ranch  Potter County, TX, Stati Uniti  dormito  ad Amarillo

 

White sands     19955 U.S. 70,  Alamogordo, NM,    dormito ad Alamogordo

Saguaro    Red Hills visitor center  2700 North Kinney Road, Tucson, Arizona  dormito a Phoenix

La Monument Valley     dormito Flagstaff    Arizona

Gran canyon    dormito Flagstaff    Arizona

Las vegas     Nevada  dormito a Las Vegas

Death valley  California 

Sequoia park   Visalia, California       dormito a Visalia

Yosemite park      dormito a Fresno

San Francisco  California  dormito a Vallejo  ( periferia di San Francisco )

Los Angeles   California     dormito Rosemead ( periferia di Los Angeles )



  


                                                                          I LUOGHI

  New York 

Fifth Avenue

E' la strada dello shopping, un simbolo per New York. Qui si incontrato i monumenti più conosciuti, ed è qui che sfilano le tradizionali parate della città. Shopping compulsivo: un giro da Macy’s con i suoi dieci e passa piani di abbigliamento, oppure da Victoria’s Secret è obbligatorio. Se poi volete rifarvi gli occhi, potete osare anche una passeggiata sulla Fifth Avenue.
Un giro da Tiffany. Anche se non comprate niente, vale la pena farsi un giro al piano degli anelli di fidanzamento. Ci sono delle cose incredibili. Ricordo di aver visto un anello da 250.000 dollari che mi abbagliava da quanto risplendeva. Se invece vi fermate al piano della linea Charming Heart, potrete fare a meno di parlare inglese: è pieno di italiani che comprano il famoso braccialettino con i cuori! Entrare da Tiffany è bello anche solo per il “welcome ladies” che ti dice il signore all’ingresso!
Foto ricordo: ovviamente davanti alla vetrina con un bel cappuccino & ciambella… una vera colazione da Tiffany!

Central Park

Nessuno può venire a New York senza visitare il Central Park. Questo luogo è un'istituzione della città e se si vuole si può usufruire dei tuor gratuiti offerti dal Central Park Conservancy

Foto ricordo: al Strawberry Field, con la lapide sempre piena di fiori per ricordare John Lennon, ucciso davanti al Dakota building, poco distante.

Rockefeller Center   Si trova all'angolo tra 50th Street e Avenue of the Americas.

Costruito dalla famiglia di banchieri statunitensi Rockefeller, questo centro è un gruppo di 19 edifici commerciali che affaccia sulla quinta strada.  Saint Patrik ; sax store (centro commerciale) )

Empire State Building            incrocio 6th e tra 33°/ 34° ( percorrendo la 3th)\

Questo edificio è l'icona di New York. Ogni giorno visitatori provenienti da tutto il mondo affollano il ponte di osservazione da cui si può vedere tutta la città. Consigliamo di evitare gli orari di maggiore affluenza, le code agli ascensori potrebbero essere molto lunghe. E' qui che è stato girato King Kong, uno dei tanti film ambientati a New York. No festivi .  Vedere Manhattan dall’alto: ci sono varie possibilità. Personalmente anzichè l’Empire State Building, la cui coda mi ha sfinito per oltre 2 ore, preferisco il Top of the Rock, al Rockefeller Center. Si paga, ti dicono l’ora a cui presentarti e al momento giusto sali su al 70esimo piano, con il rapidissimo ascensore. Anche se esternamente, come grattacielo è meno affascinante dell’Empire, l’esperienza mi è piaciuta di più perché, oltre al minor tempo per salire, la terrazza è più spaziosa (sull’Empire gli spazi in cima sono strettini) e la posizione è migliore rispetto alla città. Se uno ha il tempo potrebbe farli tutti e 2 (come ho fatto io), magari l’Empire di sera e il Top of the Rock di giorno. Quanto costano? Il biglietto per l’Empire State Building costa 25 dollari per arrivare fino a un certo punto e ben 42 dollari se vuoi arrivare fino in cima. Ilbiglietto per Top of the Rock costa “solo” 25 dollari. Se volete fermarvi a fare l’aperitivo, mi pare al 44 esimo piano, ricordatevi che “no sneakers!” (in tal caso, niente panico, basta girare dietro l’angolo, infilarsi da H&M e comprare un paio di decollete da 20 dollari).

 

Times Square   all'intersezione tra Broadway e la Seventh Avenue West 47th Street.

I teatri di Broadway e le insegne al neon hanno fatto di questa piazza un'icona di New York. Times Square è l'unico quartiere in cui è richiesto ai proprietari dei palazzi di esporre insegne luminose: da vedere di sera . Vedere panoramica dal Marriott maquis hotel

 

Il ponte di Brooklyn      seguire la brodway fini a chinatown ( seaport )

Quando è stato inaugurato nel 1883, il ponte di Brooklyn era la struttura più alta del nord America. Vi consigliamo di fare una passeggiata sul passaggio pedonale per poter ammirare appieno lo skyline della città.  Chinatown; little italy; greenwich village; Una passeggiata sul ponte di Brooklyn. Attraversate il fiume con la metro  scendete a Brooklyn e fate a piedi in senso inverso il ponte. Da lì poi potete deviare facilmente per Chinatown. Il ponte regala dei begli scorci sui grattacieli di New York, ma occhio ai ciclisti che viaggiano come dei pazzi!
Foto ricordo: dal basso, prima di salire, potete immortalare il ponte in tutta la sua bellezza.

    

Ellis Island                               battery park: imbarcadero per la statua della libertà

Questa isola è stata la maggiore frontiera d'ingresso per gli immigranti che sbarcavano negli Stati Uniti. E' possibile visitare gratuitamente Ellis Island: l'Immigration Museum, che si trova sull'isola, è una stupefacente vetrina della storia americana. Statua della libertà; ground zero;century twenty one ( centro commerciale discount marche americane); pier one ( frocierie ); crociera hudson river; Un giro in battello a Staten Island. E’ gratuito, dura poco e permette di vedere la Statua della Libertà da molto vicino. Anche per riposarsi un po’. Lo usano i pendolari.. e i turisti!
Foto ricordo: sul battello, con alle spalle i grattaceli di Manhattan

 

Guggenheim Museum      e     Moma         1071 Fifth Avenue

Il Guggenheim è stato disegnato da Frank Lloyd Wright. La particolarita' dell'edificio sta nella sua concezione spaziale: a spirale. Al suo interno vi è una preziosa collezione permanente dedicata alle opere del XIX secolo, fino ai nostri giorni.

Plaza Hotel  sulla 5th; Swarz ( negozio giocattoli)

 

 Metropolitan Museum of Art    sulla 53ª strada, tra la Quinta e la Sesta Avenue.

E' uno dei principali musei d'arte in tutto il mondo. Il "Met" offre la piu' raffinata e completa collezione di manufatti del XIX e XX secolo disponibile ai giorni nostri.

 

 

 

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Cascate del Niagara


Le cascate del Niagara (in inglese Niagara Falls in francese chutes du Niagara), situate nel nord-est dell'America, a cavallo tra USA e Canada, sono per la loro vastità tra i più famosi salti d'acqua del mondo. Non si tratta di cascate particolarmente alte (solo 52 m di salto) e la loro fama è certamente legata alla spettacolarità dello scenario, dovuto al loro vasto fronte d'acqua e all'imponente portata, indicata erroneamente da alcuni in 200.000 m3 al minuto - il dato riguarda infatti l'intero fiumeNiagara e non il salto d'acqua, in quanto parte del flusso viene intercettato dalla centrale elettrica -, ma più realisticamente stimabile in oltre 168.000 m3 al minuto nel regime di piena e circa 110.000 m3 come media. Rappresentano ciononostante la più grande cascata dell'America settentrionale e, dopo la distruzione delle cascate Guairà, sono divenute le più grandi cascate al mondo oltreché essere, probabilmente, le più conosciute.

Dal punto di vista geografico si trovano all'interno della regione denominata Niagara Peninsula poco distanti dalla città canadese di St. Catharines e sono a circa mezz'ora di macchina dalla città statunitense diBuffalo e a circa un'ora e mezza da Toronto.

Si tratta precisamente di un complesso di tre cascate distinte anche se originate dal medesimo fiume, il Niagara. Iniziano dal versante canadese con le horseshoe falls (ferro di cavallo, per la forma semicircolare), dette talvolta anche canadian fall, separate dalle american falls, sul lato statunitense, dalla Goat Island (Isola delle Capre), e finiscono sempre nel suolo statunitense con le più piccole Bridal Veil Falls (cascate a velo nuziale). Le cascate si trovano a cavallo tra il Canada e gli Stati Uniti D'America e, precisamente ubicate tra i laghi Ontario e Erie, due dei più importanti tra il sistema idrografico Statunitense.

Le cascate del Niagara sono famose per la loro bellezza, oltre che per la produzione di energia elettrica. Grande notorietà fu data a questo luogo dal film "Niagara" girato nel 1953 dal regista Henry Hathaway e con Marilyn Monroe come protagonista: molti degli edifici e luoghi che fecero da scenografia al film sono stati conservati così com'erano per la gioia dei turisti e degli appassionati. Da sempre è meta tradizionale di viaggio di nozze per molti nord americani e da diversi anni anche per gente da oltreoceano. Sito turistico fra i più famosi al mondo da oltre un secolo, divide questa meraviglia della natura fra le città gemelle ed omonime di Niagara Falls nell'Ontario eNiagara Falls nello Stato di New York.

Le radici storiche delle cascate del Niagara risiedono nellaglaciazione del Wisconsin terminata circa 10.000 anni fa. I Grandi Laghi dell'America del nord ed il fiume Niagara sono l'effetto dello scioglimento di questa enorme massa di ghiaccio. Il ghiacciaio si è mosso in quest'area come un gigantesco bulldozer spostando rocce e terra e trasformando dei fiumi in laghi, creando sbarramenti con i suoi detriti, che a loro volta creavano nuovi canali che poi diventavano dei fiumi.

Dopo che il ghiaccio si fu sciolto, dal Lago Superiore si formò l'attuale fiume Niagara. Nel tempo il fiume si creò un nuovo alveo passando per il Lago Erie ed il Lago Ontario. Durante questo stravolgimento dell'orografia della zona vennero in superficie delle vecchie roccemarine molto più antiche rispetto alla recente glaciazione. Le tre maggiori tra queste formazioni sono visibili nell'alveo scavato dal fiume Niagara. Quando il fiume incontrò queste rocce più dure, la sua forza di erosionedivenne più lenta. Dall'alto si possono notare le rapide che precedono la cascata ed il bordo della cascata stessa. Esso è composto da rocce dense e durissime di tipo dolomitico. Al livello inferiore delle cascate si trovava invece una roccia molto tenera e friabile che si erodeva molto più velocemente; questa differenza ha creato, nei millenni, il salto delle cascate.

Le cascate originariamente erano situate nei pressi di Lewiston (New York) e Queenston (Ontario), ma l'erosione delle acque le ha fatte arretrare fino al sito attuale. Questo ha fatto sì che le cascate si separassero in cascate americane (American Falls) e velo nuziale(Bridal Veil Falls) dalla parte statunitense e ferro di cavallo(Horseshoe Falls) dal lato canadese. Nonostante l'erosione sia rallentata nell'ultimo secolo, a seguito di lavori di ingegneria idraulica, le cascate regrediranno abbastanza da raggiungere il lago Erie il cui bacino è più alto del letto del fiume Niagara: gli ingegneri idraulici sono al lavoro per ridurre la velocità di erosione il più possibile allo scopo di ritardare al massimo questo evento.

Le cascate hanno un salto di circa 58 m, anche se quelle americane cadono su delle rocce situate ad appena 21 m dal bordo della cascata. Ciò a causa di un massiccio movimento franoso occorso nel 1954. La grande cascata canadese è larga circa 800 m mentre la cascata americana ha un fronte di 323 m.

Durante i mesi estivi, quando si ha il massimo utilizzo del fiume per la produzione di energia elettrica, soltanto circa 2.800 m3 al secondo precipitano dalle cascate, di cui il 90% attraverso la cascata a ferro di cavallo. Di notte il volume delle cascate diminuisce ulteriormente a causa di un maggior utilizzo delle acque a fini idroelettrici.

Il nome Niagara ha origine dal termine in lingua irochese (pellerossa d'America), Onguiaahra, che significa acque tuonanti. Gli antichi abitanti della regione erano gli Ongiara, una tribù irochese chiamata Neutrale da un gruppo di coloni francesi che beneficiarono della loro mediazione per risolvere alcune dispute con altre tribù locali.

Una leggenda della zona narra di Lelawala, una bella ragazza obbligata dal padre a fidanzarsi con un ragazzo che ella disprezzava. Piuttosto che sposarsi, Lelawala scelse di sacrificare sé stessa al suo vero amore He-No, il Dio Tuono, che dimorava in una caverna dietro la Cascata a Ferro di cavallo. Ella pagaiò sulla sua canoa nelle veloci correnti del fiume Niagara e precipitò dal bordo della cascata. He-No la raccolse mentre precipitava ed i loro spiriti, secondo la leggenda, vivono uniti per l'eternità, nel santuario del Dio Tuono sotto le cascate. La ragazza diventò la dama della nebbia per via del vapore acqueo della cascata.

Esistono delle versioni differenti circa la data in cui gli europei scoprirono le cascate. La zona venne visitata da Samuel Champlainall'inizio del 1604. Alcuni suoi amici gli avevano raccontato delle spettacolari cascate ed egli le descrisse sulla sua rivista, senza però mai visitarle. Qualche credito ha la versione secondo la quale il naturalista finnico-svedese Pehr Kalm, a seguito di una visita alle cascate, realizzò un disegno delle stesse agli inizi del XVIII secolo.

Molti storici sono comunque d'accordo sul fatto che padre Louis Hennepin osservò e descrisse le cascate nel 1677 dopo un viaggio nella regione con l'esploratore René Robert Cavelier, signore di la Salle, portando la notizia all'attenzione di tutto il mondo. Lo stesso Hennepin fu il primo a descrivere le cascate di S. Antonio in Minnesota, e da lui prese nome una contea nello stesso stato. Nel corso del XIX secolo, con l'affermarsi del turismo, l'area divenne un'attrazione e fu visitata anche da Gerolamo, fratello di Napoleone Bonaparte, e dalla moglie all'inizio del XIX secolo. Nel 1848 iniziò la costruzione di un ponte sul fiume Niagara per unire la sponda americana del fiume a quella canadese. Dopo la fine della guerra civile americana una ferrovia di New York pubblicizzò le cascate del Niagara come luogo ideale per il viaggio di nozze. Con l'incremento del traffico stradale, nel 1886, venne sostituito il vecchio ponte in pietra e legno con uno in ferro ancora in uso, completato nel 1897; conosciuto come il ponte Whirlpool consente il passaggio di veicoli, treni e pedoni, dal Canada agli Stati Uniti, e si trova a valle delle cascate.

Nel 1941 venne poi costruito il ponte dell'arcobaleno, nelle immediate vicinanze della cascata, adibito al passaggio di veicoli e pedoni; da esso si ha una spettacolare visione delle cascate nella loro interezza.

Dopo la prima guerra mondiale, si ebbe un notevole sviluppo del turismo a seguito dell'incremento del traffico automobilistico che rendeva più facile raggiungere le cascate. La storia delle cascate del Niagara, nel XX secolo, è imperniata sullo sfruttamento del fiume per la produzione di energia elettrica e la necessità di rendere compatibile il mantenimento delle bellezze naturali con lo sviluppo industriale dell'area, sia dalla parte canadese che da quella americana.

L'enorme massa d'acqua delle cascate fu a lungo riconosciuta come potenziale fonte di energia. I primi sforzi tendenti allo sfruttamento della potenza del fiume risalgono al 1759, quando venne creato un piccolo canale per alimentare un mulino ad acqua.

Nel 1853 venne autorizzata la costruzione di una centrale idroelettrica per la produzione di energia. Nel 1881 essa produceva tanta corrente elettrica da poter soddisfare il fabbisogno dell'illuminazione notturna delle cascate e quella di villaggio adiacente alle cascate stesse.

Quando Nikola Tesla scoprì la corrente alternata trifase divenne possibile il trasferimento della corrente elettrica a grande distanza. Nel 1883 fu dato incarico a George Westinghouse di progettare un sistema per la generazione di corrente alternata.

Nel 1896 furono costruite delle gigantesche condotte sotterranee che adducevano a delle enormi turbine una quantità d'acqua sufficiente a produrre una potenza di 75 MW. L'energia prodotta era poi destinata all'illuminazione della città di Buffalo, nel nord dello Stato di New York, distante circa 32 km.

Compagnie private sul lato canadese iniziarono, a loro volta, a produrre energia elettrica. Il Governo della Provincia dell'Ontario pose il sistema di trasporto dell'energia sotto il controllo statale nel1906, allo scopo di rifornire varie località della contea. Al giorno d'oggi, una quantità che varia fra il 50% ed il 75% delle acque del Niagara viene deviata per la produzione di energia elettrica, sia in territorio americano che canadese, e viene poi reimmessa nel fiume a valle delle cascate.

Le navi possono evitare le cascate passando per il canale Welland, ristrutturato e inserito nella rete navigabile del fiume San Lorenzo nel 1960. Mentre la via d'acqua spostava traffico verso Buffalo ed i suoi dismessi mulini di grano, altre industrie presero a svilupparsi fino agli anni settanta, data la notevole quantità di energia prodotta dalle centrali idroelettriche; da allora però l'economia della regione è andata declinando.

Per due secoli, dopo la scoperta delle cascate da parte degli europei, i terreni sulle due sponde del fiume Niagara rimasero di proprietà privata, fatto che obbligava i turisti a pagare una somma di denaro ai proprietari dei terreni, per vedere questo grande spettacolo della natura attraverso dei fori nella palizzata di legno costruita per impedirne la libera visione.

Si formò pertanto un movimento promosso da intellettuali e naturalisti, che chiese di rendere libera la fruizione delle cascate: una serie di articoli sui quotidiani di Boston e New York contribuì alla sensibilizzazione dell'opinione pubblica sull'argomento. Nel 1885, lo Stato di New York comprò le terre sulla sponda americana e diede vita al Parco statale delle cascate del Niagara; nello stesso anno lo stato canadese dell'Ontario costituiva il Parco Regina Vittoria delle cascate del Niagara.

Fino all'era moderna l'erosione delle acque consumava le cascate tra i 60 cm e i 3 m all'anno. Questo fenomeno è stato rallentato mediante la deviazione di notevoli masse d'acqua per la produzione di energia elettrica. Nel 1929 venne stipulato un accordo fra Stati Uniti e Canada, per la promozione di un piano tendente alla preservazione delle cascate; un successivo trattato del 1950 portò alla regolamentazione della massa d'acqua da inviare alle cascate riducendone di molto il volume e quindi la conseguente erosione.

In aggiunta alle azioni sopra citate, altri provvedimenti sono stati presi per ridurre l'erosione. Sono stati realizzati degli sbarramenti alla base della cascata allo scopo di ridurre le correnti subacquee di ritorno e sono stati eseguiti dei consolidamenti del bordo roccioso.

Il più mastodontico di questi lavori venne realizzato nel 1969. Nel giugno di quell'anno le acque del Niagara furono completamente deviate dalla Cascata Americana, mediante una diga provvisoria; per alcuni mesi la cascata rimase in secca allo scopo di consentire il consolidamento delle rocce del bordo.

Allo stesso tempo la Cascata a ferro di cavallo ricevette l'intera portata del fiume; in questo modo fu possibile capire il perché dell'anomala erosione delle cascate americane. A seguito di ciò l'isola Luna, la roccia che separa la cascata americana da quella del velo nuziale, rimase preclusa al pubblico per diversi anni perché ritenuta instabile e passibile di collasso in qualsiasi momento.

Nell'ottobre del 1829 Sam Patch, che si autodefiniva il saltatore yankee, saltò dalla Cascata del Ferro di Cavallo e fu così il primo uomo di cui si abbia notizia a sopravvivere al tuffo. Iniziò da allora una lunga tradizione di persone che tentarono di gettarsi dalle cascate sopravvivendo.

Il 24 luglio 1883, il britannico Matthew Webb[1] si tuffò nel fiume Niagara da una piccola imbarcazione, sita vicino al Niagara Falls Suspension Bridge, iniziando a nuotare. Fonti dell'epoca indicano che con ogni probabilità Webb sopravvisse con successo alla prima fase della nuotata, ma morì nella sezione del fiume situata vicino all'ingresso del mulinello.[2] Webb venne sepolto nelOakwood Cemetery di Niagra Falls.[3]

Nel 1901 Annie Edson Taylor fu la prima persona a gettarsi dalla cascata dentro un barile di legno, rimanendo sorprendentemente illesa. Fino all'impresa della Taylor altre 14 persone avevano sfidato le cascate con vari mezzi; alcuni rimasero illesi, altri annegarono o si ferirono in modo più o meno grave. I sopravvissuti a queste imprese, comunque di natura illegale per le autorità di polizia dei due stati, venivano multati dalle autorità competenti rispetto alla riva di approdo del fiume.

In quello che fu definito miracolo sul Niagara, Roger Woodward, un ragazzino di sei anni, sopravvisse miracolosamente al salto dalle cascate a Ferro di cavallo il 9 luglio del 1960 protetto soltanto da un salvagente, dopo esser caduto in acqua per un'avaria al motore dell'imbarcazione turistica su cui si trovava a bordo, mentre due turisti trassero in salvo sua sorella Deanne di 17 anni a soli 6 m dal bordo della cascata.

Kirk Jones di Canton, Michigan, fu il primo, nel 2003, a tentare l'impresa senza l'ausilio di alcun mezzo di galleggiamento. Mentre non è ancora noto se Jones volesse suicidarsi, egli se la cavò, cadendo da un'altezza di 16 piani, con poche abrasioni e qualche costola fratturata.

Altro rocambolesco tentativo di saltare dalle cascate senza alcuna protezione è stato compiuto il 12 marzo 2009da un cittadino americano di trent'anni. L'uomo, all'inizio, ha addirittura rifiutato di essere soccorso, continuando a nuotare, ed allora i soccorritori si sono abbassati con un elicottero sopra di lui e, grazie alla corrente generata dalle pale del rotore, lo hanno pian piano condotto a riva, dove è stato ripescato e portato in ospedale. Se l'è cavata con una ferita alla testa ed un principio di assideramento per essere rimasto circa tre quarti d'ora in acqua.

Nessuno, comunque, è mai sopravvissuto nel tentativo di saltare dalle cascate americane. I soli sopravvissuti hanno tentato il lancio dalle cascate a Ferro di cavallo.

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Amish

 

Gli Amish sono una comunità religiosa nata in Svizzera nel Cinquecento e stabilitasi negli Stati Uniti d'America dal Settecento. Attualmente la più grande comunità Amish si trova in Ohio. Gli Amish risalgono al movimentoanabattista e si rifanno alla Confessione di Fede di Dordrecht del 1632. Da alcuni studiosi di religioni vengono considerati come Protestanti Conservatori, e da altri come appartenenti all'ampia famiglia delle chiese libere insieme con i Mennoniti, i Fratelli Quaccheri e altre, poiché con queste hanno numerosi punti dottrinali in comune. L’idea di chiesa libera o professante nacque a Zurigo, in Svizzera, nell’ala detta radicale dellaRiforma Zwingliana. Gli Amish parlano tradizionalmente un dialetto tedesco chiamato tedesco della Pennsylvania.

Le origini: la Riforma protestante e le Chiese libere

La Riforma protestante ha una sua data di inizio ufficiale, il 1517, con la pubblicazione delle tesi di Lutero aWittenberg. Ma le idee e i disagi che portarono l'ampio e variegato fenomeno della riforma protestante circolavano già da parecchio tempo in tutta Europa.

All'atto della riforma protestante furono tre i pensatori che si staccarono dalla chiesa di Roma: Lutero inGermaniaCalvino a Ginevra e Ulrico Zwingli a Zurigo. Le tesi propugnate erano, tra le altre: la salvezza attraverso la Grazia Divina più che attraverso i Sacramenti, la libertà personale di credo, il sacerdozio in quanto credenti, e non, in quanto credenti e ordinati sacerdoti, la stretta unione tra Stato e Chiesa, la centralità dellaBibbia rispetto alla tradizione ecclesiastica.

I tre pensatori trovarono appoggio nelle autorità politiche del tempo riuscendo a fondare le rispettive chiese, nonostante l'opposizione di Roma. All'interno di esse, e soprattutto nella Svizzera di Calvino, si originò il movimentoAnabattista che più tardi divenne Mennonita. Gli Anabattisti, violentemente perseguitati, concepirono la chiesa come un gruppo di persone adulte unite dalla professione di fede, assolutamente pacifiste e del tutto svincolate da governi e poteri temporali. Da qui il termine "Chiese Libere", che trovarono in seguito piena espressione nelle colonie americane.

I Mennoniti

All'interno del protestantesimo, uno dei punti salienti di molti fedeli e di molti pensatori fu la necessità di battezzaresolo gli adulti e solo dopo la rovarono nel mirino delle altre chiese cristiane, e oggetto di persecuzione. Dal punto di vista allora corrente, infatti, non battezzare un bambino equivaleva a esporlo al rischio di "morte eterna": privo dibattesimo, infatti, non avrebbe potuto mai entrare in Paradiso e la Grazia di Dio gli sarebbe rimasta preclusa. Lo "scandalo" è probabilmente paragonabile a quello che proveremmo oggi se, potendolo facilmente fare, decidessimo di non vaccinare un bambino contro una malattia mortale. Ricordiamo che, a quell'epoca, la mortalità infantile era altissima e che le possibilità che un bambino arrivasse a chiedere il battesimo giungendo all'età adulta erano oggettivamente scarse. Nel 1534 un gruppo di Anabattisti radicali fondò con la forza una teocrazia aMünster macchiandosi di violenti crimini.

Come conseguenza vi fu una grave persecuzione corale, sia di tutto il movimento cattolico che delle 3 chiese protestanti. Gli Anabattisti vennero stanati, torturati e eliminati un po' ovunque, al punto che alcune città assoldarono dei veri e propri cacciatori di teste per trovarli e ucciderli. L'esperienza segnò una svolta nella storia del movimento, che non ebbe mai più alcuna possibilità di avere una seppur minima influenza sulla politica della vita quotidiana o di costituire alleanze politiche, come accadde per altre chiese protestanti.

Nel 1536 un giovane prete cattolico, Menno Simons, lasciò la chiesa Cattolica che riteneva aver perso il contatto con le radici evangeliche per perdersi dietro a "storie, leggende, palme sante, vespri, pellegrinaggi, reliquie, …". Menno divenne anabattista e, nonostante le persecuzioni alle quali erano sottoposti gli aderenti alla chiesa, riuscì a sopravvivere e a unificare gruppi differenti, che, quando l'Olanda intraprese una politica di tolleranza religiosa, poterono vivere in pace. I gruppi che aveva unito presero spunto dal suo nome e si chiamarono, da allora in poi, Mennoniti.

Nel 1632 venne stilata la Confessione di Fede di Dordrecht, cui si isprirarono e fondarono le credenze e pratiche religiose Amish, e che tutt'oggi li guidano. Fondamentalmente sono:

1.      il "battesimo dei Credenti" da amministrarsi esclusivamente in età adulta, dopo pentimento e professione di fede. Gli Amish sono contrari al battesimo dei bambini poiché non ritengono che abbiano coscienza del bene e del male, quindi, non possano né peccare né beneficiare del battesimo.

2.      I membri della chiesa che peccano vanno ammoniti due volte in privato. Se perserverano, vengono ammoniti durante l'assemblea e quindi banditi dal gruppo. Questa pratica, già in atto dalle remote origini, si contrapponeva con forza alla violenza tipica con cui l'uomo e le chiese del medioevo imponevano la fede o le opinioni, facendo risaltare il principio della non violenza. Bandire, per quanto doloroso, era indiscutibilmente meglio che torturare e uccidere.

3.      Solo i credenti battezzati in età adulta siederanno al Banchetto di Dio.

4.      Si impegnano a tenersi staccati dal male del mondo. Sono dunque pacifisti e rifiutano ogni forma di violenza.

5.      I capi della chiesa sono detti pastori, devono avere buon carattere ed essere competenti nel guidare nella preghiera la Congregazione.

6.      Sostengono la separazione tra Stato e Chiesa. Si ritirano, solitamente, dal mondo di cui sentono una influenza corrotta e corrompente. Non assumono cariche pubbliche, non votano.

7.      Non giurano: la parola è sufficiente.

I difficili inizi della chiesa portarono l'abitudine, tutt'oggi attuale, di officiare il culto nelle case private e non in luoghi pubblici come le chiese. Tale abitudine passò tale quale agli Amish.

La nascita degli Amish

Circa 150 anni dopo, nel 1693, Jakob Ammann, un vescovo svizzero, ruppe con la chiesa Mennonita e diede origine al movimento Amish, che derivò il nome da quello dell'Ecclesiaste, e pur procedendo autonomamente, mantenne diversi punti dottrinali dei Mennoniti.

William Penn e il "santo esperimento"

William Penn fu il nobile erede di cospicui privilegi aristocratici nell'Inghilterra della restaurazione post-Cromwell. La sua famiglia, infatti, aveva sostenuto attivamente ed economicamente Re Carlo nella sua riconquista al trono. William era venuto a contatto nel 1667 in Irlanda, con il movimento Quacchero. Il Quaccherismo si inscriveva nel largo filone delle "Chiese Libere" e degli Anabattisti ne subiva altrettanto le persecuzioni.

Ritornato in Inghilterra dedicò tutto sé stesso ad un impressionante lavoro di divulgazione delle tesi sul rinnovamento religioso. A partire dal 1675 iniziò a maturare e a promuovere l'idea che vi fosse necessità per l'Inghilterra in genere, e per i puritani in particolare, di aprirsi al Nuovo Mondo, l'America.

Per sfuggire alle persecuzioni e alla ricerca di un modo di vita diverso, Penn salpò con un gruppo di Quaccheri. Una parte di essi si stabilì nello Stato che oggi conosciamo come Pennsylvania e che considera William come suo fondatore. La corona Britannica, infatti, gli assegnò lo Stato come saldo del debito che aveva con la sua famiglia.

Penn, in linea con analoghi esperimenti, volle creare un differente modo di vivere, basato sul rispetto e sulla amorevole collaborazione tra persone differenti, rese uguali dall'atto creativo di Dio. In tal senso "le persone" non furono solo gli altri cristiani, ma anche le popolazioni indiane residenti.

Verso il 1720 alcuni gruppi di Amish seguirono il sogno della colonia di Penn e la raggiunsero. Si stabilirono per la maggior parte in Pennsylvania, dove a tutt'oggi hanno la presenza maggiore. Altri si diressero in New YorkIllinois,IndianaIowaMissouri e Ohio.

Dal 1700 ad oggi

La sopravvivenza delle Chiese Libere non era scontata in un continente dove non esisteva lo Stato e la legge era spesso dalla parte di chi la imponeva mentre la non-violenza suscitava desideri predatori e/o accese antipatie. Nel 1800, dopo la Guerra di secessione americana, l'America non contava più di 1.000 Amish. Guerre, persecuzioni e carestie spinsero altri Amish a lasciare l'Europa per riunirsi con i gruppi Americani. La maggior parte si stabilì in IllinoisIndianaIowaMissouriNew YorkOhio, e Ontario in Canada. Solo pochi si diressero inPennsylvania. Questi Amish Europei erano più elastici, sia in quanto ad abitudini quotidiane, indulgendo in ciò che ai loro fratelli Americani parevano inutili vanità (vestiti più belli, strumenti musicali, e in generale una visione del bello come valore e non vanità). Inoltre avevano un atteggiamento più fiducioso verso la modernità e i suoi prodotti.

I contrasti erano anche dottrinali e si approfondirono nella seconda metà dell'Ottocento sino ad arrivare, nel 1880, a un Concilio che portò ad una divisione. Gli Amish si trovarono suddivisi in quattro gruppi: tre progressisti e uno conservatore. Quest'ultimo prese nome di "Amish del Vecchio Ordine" (circa 5.000 persone). Gli altri si chiamarono Amish Mennoniti. Gli Amish cui ci si riferisce culturalmente, anche per la pubblicità che ne ha reso più noti i costumi, ad esempio col film "Witness - Il testimone" appartengono e si definiscono del "Vecchio Ordine".

Nel Novecento i gruppi Amish si trovarono al centro di ulteriori contrasti con gli Stati Uniti e con il Canada. In primis perché, quando questi entrarono in guerra, l'antimilitarismo dei giovani Amish suscitò una nuova ondata di abusi fisici e psicologici. Oltre a ciò l'obbligo di scolarizzazione si scontrò con il desiderio degli Amish di istruire i propri figli alla luce di princìpi che gli stati non intendevano sostenere. Ma almeno su questo si trovò un compromesso e ai ragazzi Amish fu permesso di terminare gli studi a 16 anni anziché a 18.

All'inizio della seconda guerra mondiale i gruppi religiosi non violenti come gli Amish e i Quaccheri ottennero maggior rispetto dagli Stati Uniti e dal Canada. Coloro che si dichiararono Obiettori di Coscienza (la stragrande maggioranza) ottennero incarichi non-militari, per esempio negli ospedali da campo o in quelli di città, il che li espose a violenti shock culturali per il contatto con una società del tutto aliena alla loro e ai loro princìpi morali.

Ulteriori problemi si generarono riguardo alle tasse (Social Security program) che gli Amish non volevano pagare a un governo di cui non si sentivano parte e da cui non volevano alcun servizio. Negli anni successivi, tuttavia, gli Amish trovarono un dialogo con i governi statali, e non vi furono più gravi episodi di scontro. Le differenze, naturalmente, rimasero. Nel 1967 alcuni si trasferirono in alcuni stati dell'America Latina, dove un piccolo gruppo tuttora risiede.

La vita degli Amish oggi

Un Amish vive in una comunità dal tessuto sociale insolitamente robusto, basato su forti legami familiari, e su un'ancora più forte identità religiosa. Salvaguardare questa società è fondamentale per ogni Amish e le sue azioni sono votate a questo.

Esiste una serie di regole maturate e consolidate nei secoli, cui gli Amish fanno riferimento: il cosiddetto Ordine, l'Ordnung, che discende da concetti e passi ricavati dalla Bibbia. Le regole non sono moltissime, per cui la comunità si fa carico di spiegarne la non sempre ovvia applicazione quotidiana ai bambini, che devono sviluppare discernimento nell'applicazione quotidiana.

L'ambiente e la comunità Amish

Un uomo che porta la tipica barba Amish senza baffi.

Gli Amish vivono come contadini e artigiani in campagne che tengono gelosamente libere dalle intrusioni della civilizzazione che possano intaccare i loro princìpi guida.

Questo genera una sorta di binomio che può apparire curioso: l'elettricitànon è ammessa, poiché rovina la naturalezza del creato e la semplicità del vivere, mentre fonti alternative di energia (come il vento, il sole, l'acqua) sono le benvenute. Non esistono automobili, poiché l'intento di un Amish è di vivere con semplice umiltà tra i suoi cari e simili: questo fa degli Amish dei buoni allevatori di cavalli (principale forza motrice), che tirano i semplici carri neri coperti o meno (detti buggies) che sono diventati il simbolo di questa comunità.

Gli Amish vestono fuori dal tempo. Gli uomini portano il cappello e vesti scure, dal taglio semplice, facili da indossare, prive di cerniere lampo e in parte anche di bottoni. I calzoni hanno fondo largo e orlo alto, per motivi di praticità e di modestia. A partire da quando si sposano portano la barba, come chiede la Bibbia, ma non i baffi, che associano con la vita militare e i suoi disvalori di arroganza e violenza.

Le donne hanno abiti privi di ornamenti e dalle maniche lunghe, con grembiuli e cuffiette che coprono i capelli, che non tagliano mai. Se sono nubili hanno cuffie nere, se sposate rigorosamente cuffie bianche. La gonna del vestito è lunga a metà polpaccio per essere modesta e pratica al tempo stesso. Il vestiario non è un vezzo, ma il segno tangibile dell'appartenenza alla comunità e alle sue regole, non dissimilmente dall'abito di una suora o di un frate.

Nessuna donna porta gioielli. In generale nessun Amish porta oggetti superflui o che esprimono vanità. Lo stile è quello di un tardo Ottocento semplificato e dedicato alla praticità per adattarsi ai lavori svolti. Questi sono privi di ausili elettrici; infatti, ogni incombenza viene svolta con un duro lavoro manuale, alleviato dall'aiuto che la comunità è sempre pronta a dare a chiunque ne necessiti; il lavoro quindi è spesso collettivo.

La comunità si fonda sul reciproco aiuto, sia per il lavoro che per il denaro, aiuto che rende superflueassicurazioni, fondi pensionistici e simili. Ogni membro adulto è tenuto a lavorare per provvedere a sé, ai suoi cari e alla comunità, nelle cui casse versa una certa cifra per le evenienze e le difficoltà dei membri. Se un ragazzino deve andare dal dentista e il padre non ha di che provvedere, la cassa della comunità lo farà al posto suo. Allo stesso modo interviene di consueto per costruire le case per le giovani coppie (con fondi o col lavoro collettivo) o per aiutare una famiglia in difficoltà, per un incendio o per un raccolto perduto.

Gli Amish e la modernità

È comune pensiero che gli Amish rifiutino ogni tipo di oggetto moderno: questo è vero solo in parte. Oggetti che non portino valori inutili o indesiderati nella casa e non provochino crepe nella struttura sociale sono i benvenuti, soprattutto se si rendono manifestamente utili, sono però esclusi i prodotti giustificati solo da un desiderio vanitoso e soprattutto superflui.

Per loro la tecnologia non è dannosa di per sé: è l'uso smodato e acritico da parte dell'uomo che viene condannato. Una stufa a legna moderna, per esempio, è per loro un'ottima scelta in termini di costi-benefici. Pretendere la riproduzione fedele di una stufa antica sarebbe inutile e ingiustificatamente costoso anche nell'efficienza; infatti nelle case Amish è frequente trovare ottime stufe a legna chiaramente moderne e di eccellente efficienza energetica. Allo stesso modo, una donna può trovare una buona soluzione cucire con filo dinylon o di fibre di alta qualità anziché di cotone, o lasciare andare a pattinare sui rollerblade le figlie (l'attività fisica è apprezzata), rigorosamente vestite con vestitini lunghi, grembiuli e cuffiette. Gli Amish aborrono la televisione, che eroga esempi di costumi e comportamenti imposti che sono a loro estranei, e invece amano leggere libri e riviste, se non offendono i loro princìpi.

Le comunità non sempre riescono a fare a meno dell'elettricità: gli Amish commerciano in prodotti caseari e i meccanismi di refrigerazione possono richiedere elettricità, che viene fornita da generatori a gasolio. Il gasolio viene comprato quando serve e trasportato sui caratteristici "buggies", i semplici calessi neri coperti e tirati da cavalli. Con l'adozione delle energie rinnovabili, anche di alta tecnologia, (solare e del vento), i bisogni di combustibili fossili sono comunque in declino. Se la necessità li spinge al di là di quello che di norma essi giudicano ragionevole, anche gli Amish possono fare eccezione, e fruire di alcuni dispositivi moderni altrimenti vietati: per costruire una fattoria, ad esempio, può essere utile affittare una gru per sollevare carichi pesanti, (principio di maggior utilità). Sempre a patto però che sia di proprietà e la manovri un "esterno", una persona perciò non soggetta alle regole della vita Amish, che impedisce ai suoi membri di possedere e/o guidare un mezzo motorizzato.

Fondamentalmente, di fronte a una scelta tra moderno o non moderno gli Amish scelgono solitamente ciò che salvaguarda la salute fisica e morale della famiglia. Questo include l'atteggiamento verso la medicina: una famiglia Amish può non amare il curarsi in ospedale e preferire rimedi casalinghi, ma è improbabile che esponga qualcuno dei suoi a un rischio se è in corso un'emergenza. In tal caso il malato sarà portato al più vicino ambulatorio medicoospedale.

Di fronte a un possibile cambiamento nello stile di vita inizia un piano di riflessione che ha lo scopo di decidere per il meglio; il piano di riflessione e di valutazione può richiedere anni, e lunghi dibattiti nella comunità, che deve essere concorde sugli eventuali cambiamenti da adottare, secondo i principi di utilità e reale necessità.

La vita di un Amish: età, traguardi, responsabilità

L'infanzia

Un bambino o bambina Amish nasce in una famiglia composta di padre, madre e numerosi fratelli (in media 7 figli per coppia). Hanno molto rilievo affettivo ed educativo, inoltre, i parenti come zii, zie, cugini e naturalmente i nonni: tanto più un Amish è anziano, tanto maggiormente viene rispettato, perché si ritiene saggio e dispensatore di consigli e di punti di vista maturi, fuori della portata giovanile. La famiglia esercita un controllo stretto sull'educazione del bambino. La formazione dei giovani è, infatti, carico della scuola solo parzialmente, ben più fortemente dei genitori e degli altri membri della comunità. In famiglia parla dialetto Amish (detto Tedesco della Pennsylvania o Dutch che deriva da 'deutsch', tedesco), invece apprenderà il Tedesco durante le celebrazioni religiose e l'Inglese (con cui comunicherà con il resto del mondo) a scuola.

La comunità Amish è estremamente chiusa e i matrimoni avvengono e sono avvenuti spesso tra persone imparentate tra loro, ragione per cui il nuovo nato rischia malattie genetiche, come nanismo e disordini metabolici. Particolarmente alta tra i bambini della comunità l'incidenza di una rarissima malattia, la sindrome di Crigler-Najjar, una condizione genetica che impedisce al fegato di metabolizzare la bilirubina, il pigmento prodotto dalla decomposizione dell'emoglobina contenuta nei globuli rossi che provoca, se non è espulso, l'ittero e l'intossicazione sistemica e il cui contenuto nel sangue dei bambini appartenenti a questo gruppo sociale raggiunge concentrazioni fino a 150 volte la norma.

I bambini Amish studiano insieme fino ai 13 anni (8th grade school, equivalente della scuola media) sotto la supervisione di un insegnante Amish, in una scuola che ha stanza unica. Cessati gli studi scolastici si dedicano a imparare l'agricoltura e la carpenteria, i maschi; e i lavori di casa e la cura familiare, le femmine.

Nella società Amish è assolutamente fondamentale l'insegnamento dal più esperto, o anziano, al più giovane. Questo fattore venne considerato rilevante per risolvere la contesa tra le comunità Amish e il governo degli USAnel 1972, sul rispetto della legge federale che imponeva di mandare i figli a scuola sino ai 18 anni. La richiesta del governo venne considerata incostituzionale perché lesiva della libertà di religione e di costume, tanto più che il costume Amish dopo la cessazione della scuola a 16 anni, accompagna i giovani, con la trasmissione della istruzione degli esperti, ben oltre i 18 anni; per questo ai bambini Amish venne accordato il diritto di essere istruiti secondo le tradizioni della loro comunità.

Le insegnanti scolastiche sono giovani donne nubili della comunità, usualmente la insegnante più anziana trasmette la propria esperienza in merito alla più giovane. Le insegnanti non possiedono un curriculum professionale, ma vengono scelte dalla comunità in base alla loro reputata intelligenza ed alla loro condotta morale. Di norma i risultati sono reputati buoni. 

Contestualmente alla scuola le ragazze vengono educate dalle donne di famiglia nei lavori domestici, nella cura dei famigliari e nell'artigianato femminile. I ragazzi imparano il lavoro del padre o degli zii. I ruoli uomo-donna sono tradizionali e ben distinti: le donne lavorano in casa e gli uomini fuori. Tuttavia non è infrequente che le donne nubili lavorino fuori, se la necessità lo impone e gli uomini di casa siano partecipi della cura dei ragazzi e dei lavori domestici pesanti.

L'adolescenza: Rumspringa

Cessata la scuola, per molti ragazzi e ragazze comincia il periodo detto di "Rumspringa". Rumspringa significa "saltare in giro" e indica il periodo in cui le famiglie allentano il controllo sui figli. Questi si mischiano ai loro coetanei, possono uscire con ragazzi e ragazze, viaggiano, vanno a ballare in jeans, bevono alcolici e possono, volendolo, sperimentare tutto quanto è comune per i coetanei non Amish. In tal modo la comunità Amish vuole assicurarsi che la professione di fede che saranno chiamati a fare nel giro di qualche anno sia sincera e consapevole di ciò a cui rinunciano. Di 100 ragazzi e ragazze che vanno Rumspringa (periodo che dura qualche anno), "tornano a casa" 80-90, pronti per unirsi alla comunità e sposarne le regole severe.

La famiglia è il fondamento della comunità e la tela su cui l'individuo Amish dipinge il ritratto della sua vita. Cercarsi un partner è di capitale importanza e i giovani cominciano a farlo verso i 16 anni, per arrivare alle nozze verso i 20 anni.

Una domenica su due la famiglia presiede alla celebrazione religiosa, che consta di letture della Bibbia, canti, sermoni e preghiera comunitaria. La celebrazione avviene rigorosamente in casa, ospitando altre famiglie, poiché, come si è detto, la Chiesa Amish non ha sedi o edifici di culto. La celebrazione è un momento molto importante della socializzazione, e facilmente termina con un rinfresco con conversazione offerto dai padroni di casa. La domenica successiva la famiglia partecipa alla celebrazione officiata in una altra casa del distretto, a rotazione, di norma sono ospitati presso amici, parenti o semplici conoscenti che officiano presso il loro domicilio: tale azione è molto utile per rinsaldare i legami comunitari, comunicarsi e discutere delle novità e, molto importante, si dà ai giovani la possibilità di frequentarsi e conoscersi.

Altre occasioni di socializzare sono i picnic, le aste, la partecipazione ai raccolti o ai lavori collettivi, la costruzione di case per altri sposi, e le serate cantanti; gli Amish non ballano e non suonano strumenti, ma amano cantare in coro sia inni religiosi, sia canzoni "laiche". Le serate "di canto" sono dedicate espressamente per i giovani, anche se poi in realtà tutti partecipano, e sono pensate ed organizzate per dare la possibilità ai giovani di frequentarsi e farsi conoscere: molte giovani coppie nascono così. Le giovani donne hanno molta voce in capitolo sulla scelta dello sposo, che non viene imposto dai genitori, e hanno possibilità di frequentarlo da sole prima del matrimonio: appartarsi in una stanza chiusa resta fuori discussione, ma fare passeggiate in campagna, chiacchierare, e fare viaggi a due per andare a cantare sono assolutamente leciti e frequenti.

 

L'età adulta: il battesimo e l'entrata nella comunità

È giunto il tempo di entrare ufficialmente a fare parte della comunità e assumersene la responsabilità: i giovani possono ricevere il battesimo e entrare ufficialmente nella chiesa. Solitamente i ragazzi ricevono il battesimo tra i 16 e i 20 anni.

Questo implica frequentare un corso, una sorta di catechismo, dove si studia la Confessione di Fede di Dordrechtdel 1632.

Al termine, la comunità, valuta se accogliere il nuovo arrivato come fratello o sorella. Se la risposta è positiva, ilbattesimo avviene un paio di domeniche prima della comunione d'autunno. In questa occasione i battezzandi incontrano il capo della chiesa e gli viene ulteriormente ricordato che l'impegno che prenderanno è verso Dio, verso la comunità, e dura tutta la vita. Gli viene data la possibilità di rinunciare e, anche se molto raramente, qualcuno lo fa. Se il candidato accetta, inizia la celebrazione vera e propria. Se il candidato rifiuta viene bandito dalla comunità e ai suoi parenti è vietato aver rapporti col congiunto.

Ai ragazzi viene chiesto di inginocchiarsi, gli viene ricordata la promessa che fanno e gli vengono poste domande sulla loro fede e sul loro desiderio di unirsi alla chiesa. I ragazzi vengono battezzati prima delle ragazze.

Completata la promessa il Vescovo alza la testa del ragazzo, un diacono gli riempie le mani d'acqua e il Vescovo la versa sul capo del candidato tre volte: nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Il Vescovo prosegue dicendo in dialetto Amish "Nel nome del Signore e della chiesa, noi estendiamo a voi la fratellanza. Alzatevi e siate membri fedeli della chiesa". I ragazzi sono accolti calorosamente con il Bacio Santo, che le ragazze ricevono dalla moglie del Decano. Il rito è semplice, ma emozionale e la promessa è cosa estremamente seria poiché se rotta, porta al bando dalla comunità.

Il matrimonio

Una volta battezzati i ragazzi che desiderano sposarsi annunciano, solitamente in estate, la loro intenzione e il nome dello sposo o sposa scelto.

Passata la faticosa stagione del raccolto, quando la comunità ha più tempo da dedicare a questo gesto così importante, i due giovani vengono "annunciati" come promessi sposi nel corso di una delle celebrazioni domestiche domenicali.

Nella occasione le donne di famiglia assieme preparano il banchetto per i parenti e per la comunità (il che significa per 200 o anche 400 persone), le giovani si sposano con un vestito semplice, rigorosamente privo di pizzi e decorazioni, solitamente di colore blu, celeste o viola.

Questo stesso vestito verrà indossato alle funzioni religiose della domenica, e verrà usato anche per il loro funerale. Anche gli abiti degli altri sono quelli usuali, puliti ma semplici, della funzione domenicale. Nessuna donna Amish porta fiori alle nozze, che avvengono solitamente di mercoledì o giovedì: così si ha tempo per rimettere a posto la casa, e fare riposo la domenica, come il Signore ha comandato di fare. La comunità tutta è testimone alla "annunciazione", non hanno senso quindi testimoni "particolari", né tantomeno damigelle d'onore.

La giovane coppia vivrà con i genitori di lei sino alla primavera, quando la comunità si mobiliterà per aiutarli a costruire la loro nuova fattoria. La nuova casa sarà, come è facile immaginare, semplice e modesta, in certa misura spoglia, analoga a tutte le altre, con gli oggetti strettamente necessari ed utili, senza ninnoli o soprammobili inutili o vistosi. Larga parte della vita campestre, dopotutto, si svolge fuori di casa: nei campi, nelle botteghe artigiane, nei laboratori e nei rari negozi.

Il lavoro

La giovane coppia adotta prevalentemente incarichi e lavori analoghi a quelli dei propri genitori, dato che ha appreso il mestiere da loro. Gli Amish sono contadini specializzati in coltivazioni particolari (come i peperoncini), le rese, con metodi tradizionali naturali molto accurati, (arature, concimazioni), sono elevatissime, sono abili artigiani ed allevatori di cani e di cavalli. La società produttiva è quindi essenzialmente molto conservatrice. Le donne si dedicano all'arte tessile chiamata "patchwork" e realizzano coperte tradizionali trapuntate e ricamate chiamate "quilt", fatte di pezzi differenti di stoffe diverse che cuciono a mano, da sole o con le amiche.

Per vendere i prodotti del loro lavoro tendono a relazionarsi con pochi intermediari di cui si fidano, spesso Mennoniti, che possono avere grandi negozi, supermercati, vendita on-line e accettare carte di credito: tutte attività impossibili ad una comunità che rifiuta l'elettricità, la televisione e guarda con forte sospetto anche la fotografia. Tuttavia alcuni Amish hanno piccoli negozi a conduzione familiare dove vendono direttamente ai turisti i loro prodotti. In parte guadagnano anche grazie al turismo, con cui hanno un rapporto problematico: da un lato ne guadagnano, dall'altro si trovano esposti a valori estranei e di disturbo.

I contrasti

Il mondo degli Amish, ovviamente, non è un paradiso, e le dispute e gli attriti non mancano, né sono mancati. Esistono, di conseguenza, diversi gruppi Amish, che interpretano più o meno severamente l'Ordnung o che sono più o meno vicini ai loro cugini Mennoniti, più moderni e liberali. L'Ordnung, che significa "ordine", è un codice di condotta che viene trasmesso di generazione in generazione e regola il loro comportamento e il loro stile di vita.

Se un Amish rifiuta le regole della comunità possono verificarsi due possibilità: se è giovane e non ha fatto professione di fede, i legami familiari reggono, perché il ragazzo o ragazza non ha fatto alcuna promessa formale e il suo atto può dare dolore, ma non manca verso la comunità. Può tornare quando vuole e riprendere la sua vita dove l'aveva lasciata: la comunità è tenuta ad accoglierlo.

Se ad andarsene è un adulto, la faccenda si complica. Se ritorna entro breve tempo la frattura può ricomporsi e i legami familiari si mantengono. Se non torna entro un breve termine viene bandito, i rapporti si sospendono, e verrà per sempre considerato un estraneo. Pochi prendono questa decisione. Ancora meno tengono comportamenti che possano obbligare la comunità a respingerli e bandirli.

La comunità Amish, per quanto differente, dimostra di avere prodotto un modello di vita solido e, se necessario, adattabile: la popolazione Amish è triplicata negli ultimi 50 anni. Gli Amish sono presenti in 24 stati con una popolazione di circa 150.000 individui. Al ritmo di crescita delle famiglie, si ritiene che essa raddoppi ogni 20 anni circa. Secondo un recente studio effettuato da ricercatori della Ohio State University, gli Amish in Nordamerica crescerebbero al ritmo vertiginoso di una nuova comunità ogni tre settimane e mezzo. Rigorosamente pacifisti e nonviolenti, gli Amish - che vivono in comunità rurali senza televisione ed elettricità - sono oggi quasi 250mila negli USA e in Canada, e, secondo Joseph Donnermeyer - curatore della ricerca svoltasi nel quadro del più ampio censimento statunitense sulle religioni - la popolazione Amish letteralmente raddoppia ogni 22 anni. Questa crescita esponenziale è dovuta semplicemente al fatto che in media, ogni donna Amish, dà alla luce ben 7 figli. A questo si aggiunge che sono molto pochi gli abbandoni dalla comunità. Stando alle proiezioni di Donnermeyer, andando avanti di questo passo, saranno 1 milione entro il 2050.

Il problema fondamentale degli Amish è essenzialmente di tipo genetico dato che gli ingressi ed i movimenti di persone tra le comunità, e soprattutto dall'esterno, sono alquanto modesti, soprattutto per le comunità più "ortodosse", che sono costituzionalmente più chiuse.

Il culto Amish: credenze e chiesa

I punti fondamentali del culto discendono direttamente da quelli Anabattisti.

1.      La Salvezza è dono gratuito di Dio, che l'uomo non può "meritare" poiché tanta grazia è fuori dalla portata della sua opera di creatura. Con 'Salvezza' non si intende il giudizio positivo di Dio dopo la morte, ma il riconoscimento che Gesù è Signore e Salvatore. Per gli Amish la Salvezza è un processo graduale e quotidiano che si attua quando "la vita è trasformata giorno dopo giorno, nell'immagine del Cristo".

2.      Certezza della Salvezza. Per gli Amish non esiste atto o promessa che assicuri la Salvezza: nemmeno ilbattesimo. Sostenere che un atto ti "salvi per sempre" è arrogante e orgoglioso.

3.      Destino finale. È incerto fino alla fine e nelle mani di Dio, che valuta tutta la vita del credente, quindi lo destina al paradiso o all'inferno.

4.      La celebrazione religiosa nella propria casa, come detto, si svolge una domenica su due, e la comunione due volte all'anno: in primavera e autunno. La professione di fede, che si fa in età adulta, non è preclusa ad un estraneo che voglia unirsi alla comunità. Il caso avviene però raramente.

La chiesa Amish è per loro interprete della volontà del Signore ed è in qualche modo un corpus compatto. Se secondo alcune fedi cristiane gli Evangelisti vedono il battesimo come un atto tra credente e Dio, per gli Amish è un atto pubblico che lega l'uomo o la donna a Dio e alla chiesa.

Le singole comunità, dette distretti, sono indipendenti ed autonome: non esiste una struttura ecclesiastica centrale.

Stato e chiesa devono restare distinte e pertanto gli Amish, per la loro integrità religiosa, si tengono lontani dalla vita pubblica, dal governo e dalle sue regole: non giurano, non votano, ma pagano le tasse, non prestano servizio militare, ma civile. Tuttavia la loro nonviolenza non si estende all'educazione: il giusto quantitativo di mezzi coercitivi fisici è contemplato.

L'Ordnung (regolamento) è soggetto ad aggiornamento di tanto in tanto e usualmente ogni due anni la comunità o il distretto ne rivede o approfondisce alcune parti. L'Ordnung ha natura conservatrice, prevede la sottomissione della donna all'uomo e il rispetto dell'uomo verso la donna: sebbene i ruoli femminili siano parimenti importanti a quelli maschili, le donne hanno assai meno autorità degli uomini. Se nubili restano soggette alla disciplina paterna, se sposate a quella del marito. Inoltre non possono accedere a cariche nella chiesa. È infatti sempre l'uomo che prende le decisioni più importanti all'interno della famiglia.

L'evangelizzazione è uno dei punti di grande divergenza rispetto alle altre chiese cristiane. Gli Amish pensano, infatti, che non sia loro dovere o compito provvedere a diffondere presso altri i principi della loro fede. Tuttavia alcuni gruppi si stanno muovendo in tal senso e, in genere, gli Amish sono ben disposti a spiegare i loro princìpi di vita a fronte di una domanda ritenuta sincera e rispettosa.

 

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Cadillac Ranch


Il Cadillac Ranch è una scultura monumentale esposta all'aperto ad Amarillo, in Texas. Progettata nel 1974 da Chip Lord, Hudson Marquez e Doug Michelsdal, essa si compone di un allineamento di dieci auto rottamate di marca Cadillac, messe in modo da dare l'impressione di essere piantate nel terreno. Questo monumento è anche titolo di una canzone di Bruce Springsteen dell' album The River

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                                                                                        PARCO NAZIONALE DELLE SABBIE BIANCHE


 
 

Le bianche dune di gesso di questo parco ricoprono una superficie di circa 700 Km2. La zona protetta occupa una piccola porzione del Tularosa Basin, una vasta depressione chiusa a ovest dalla catena delle San Andreas Mountains e ad est dalla catena dei Monti Sacramento. Il parco si trova in Nuovo Messico a pochi chilometri da Alamogordo. Il comune minerale di gesso è solfato di calcio idrato e si presenta raramente in clasti delle dimensioni delle sabbie in quanto facilmente solubile in acqua. Normalmente il gesso viene dissoltoda piogge e nevi e trasportato dai corsi d'acqua verso il mare. Essendo il bacino di Tularosa racchiuso tra le sopracitate catene montuose e privo di fiumi che lo drenino, il gesso, assieme a tutti gli altri sedimenti, rimane intrappolato qui. 
Circa 250 milioni di anni fa si formarono questi depositi sul fondale di un antico mare che ricopriva tutta l'area. Cristallizzatosi in tempi successivi, questi depositi marini gessosi vennero sollevati fino a formare un domo circa 70 milioni di anni fa, nella stessa epoca di formazione delle Montagne Rocciose. A partire da 10 milioni di anni fa il centro del domo iniziò a collassare fino a creare l'attuale Bacino di Tularosa. Gli strati gessosi rimasti allo scoperto cominciarono ad essere erosi dai forti venti; le particelle così spostate andarono gradualmente a formare le dune che ancora oggi si possono ammirare.
In questo caso la mancanza di acqua, se da un lato ha reso difficile la vita animale e vegetale, senza tuttavia averla inibita del tutto, dall'altro ha reso possibile la creazione di un ambinte altamente suggestivo e unico nel suo genere. 

 

A seconda della posizione rispetto alla direzione dei venti e della quantità di sabbia, le dune assumono caratteristiche differenti: iniziando dal bacino di formazione la prima fascia che si incontra è costituita da dune a domo, di forma leggermente conica; successivamente si incontrano dune a barcana,più profilate delle precedenti ma con limitate quantità di sabbia; queste, in aree con maggiori quantitativi di sabbia si accumulano fra di loro dando origine a dune trasversali. Infine, ai limiti opposti dei campi sabbiosi, si trovano le dune paraboliche in cui si nota la presenza di arbusti e piante ancorate su di esse. 
Di notevole effetto la visione delle dune al tramonto quando la luce del sole cade obliquamente sui rilievi accentuandone le forme e creando un suggestivo gioco di luci e di ombre. Anche dopo il tramonto tutta la zona è pervasa da un chiarore diffuso quasi fosse fosforescente. 

INFORMAZIONI UTILI 

Come arrivare:
Il White sands National Monument si trova lungo la US70 a circa 25 Km da Alamogordo per chi proviene da est e a circa 87 Km da Las Cruces per chi proviene da ovest.
Vi è un solo ingresso lungo la sopracitata strada dove si trova il Visitor center, l'unico punto dove è possibile rifornirsi di acqua. Da qui una strada asfaltata (sterrata nell'ultimo tratto) si addentra per circa 13Km nel cuore delle dune.
Cosa fare:
Alcuni brevi sentieri si dipartono dalla strada per una conoscenza più ravvicinata dell'ambiente. Degno di nota è l'Alcali Flat Trail, un percorso di circa 7 km che attraversa trasversalmente la marea gessosa sino al limite del bacino di formazione delle dune stesse.
Cosa sapere
Il parco rimane aperto sino ad un'ora dopo il tramonto (in estate: 22,00). Non è permesso pernottare all'interno.
Data la forte insolazione e l'impossibilità di rifornimento, si suggerisce la massima prudenza nelle escursioni e di portarsi abbondanti quantità di acqua. 

Nota: 
Il parco è a sua volta compreso nel più vasto territorio del White Sands Missile Range, un poligono militare missilistico attivo sin dalla fine della seconda guerra mondiale per lo sviluppo e i test di armi e tecnologia spaziale.
Nella parte settentrionale di esso, presso il Trinity Site, il 16 luglio 1945 venne fatta esplodere la prima bomba atomica della storia, fase finale del progetto Manhattan.

 






 

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Parco nazionale dei Saguaro

IParco nazionale dei Saguaro è una area naturale protetta degli Stati Uniti, si trova nell'Arizona meridionale ed è diviso in 2 sezioni, una a circa 32 km ad est e l'altra a circa 24 km ad ovest di Tucson. Entrambe le sezioni sono facilmente raggiungibili in auto e dotate di un centro accoglienza visitatori.
La superficie totale nel 2008 era di circa 370 km² (91.439,71 acri)
[1] di cui 234 km² (57.930 acri) di ambiente naturale non modificato in modo significativo dall'uomo. Entrambe le sezioni del parco sono facilmente raggiungibili in automobile, mentre non ci sono mezzi pubblici che le raggiungano.
Il parco fa parte del 
Deserto di Sonora e prende il nome dal saguaro, uncactus gigante nativo di questa regione. Sono presenti altre specie di cactus appartenenti ai generi EchinocactusFerocactusOpuntia eCylindropuntia. Il parco ospita il Leptonycteris yerbabuenae, una specie di pipistrello in pericolo di estinzione, e l'allocco macchiato (Strix occidentalis).
L'area è stata originariamente designata come monumento nazionale
[2] il 1 marzo 1933 e venne quindi trasformata in parco nazionale il 14 ottobre1994 dal presidente Bill Clinton[3]. Complessivamente in entrambe le sezioni ci sono oltre 240 km di sentieri che vanno da semplici percorsi interpretativi a escursioni della durata di un giorno che si addentrano nelle aree più remote del parco.

Storia

Le prime tracce di presenza umana nel parco risalgono a circa 7000 anni fa, si trattava di popoli nomadi che vivevano di caccia e della coltivazione del mais. I primi uomini che si insidiarono stabilmente in questa regione furono gli Hohokam tra il 200 e il 1450 d.C., si trattava di agricoltori che vivevano in villaggi costruiti e si spingevano fino alle montagne per cacciare e raccogliere cibo per integrare la loro alimentazione. Fu probabilmente l'impoverimento del suolo e le guerre che portarono alla scomparsa degli Hohokam. Questi furono rimpiazzati dai Sobaipuri e dai Tohono O'odham, entrambe queste tribù sfruttavano i frutti dei cactus per ricavarne alimento ed integravano la loro dieta cacciando sulle montagne. Molto importante era la raccolta annuale dei frutti del saguaro, la cui polpa riscaldata permette di produrre sciroppo e marmellata.
Gli esploratori spagnoli arrivarono in 
Arizona intorno al 1539 e si deve al padre gesuita Eusebio Francesco Chini la costruzione del primo insediamento stabile nella zona del parco verso il 1692, si trattava della Missione di San Xavier del Bac lungo il fiume Santa Cruz. Sempre nello stesso periodo venne fondato anche un avamposto militare nei pressi del villaggio indigeno di Stjukson, la moderna Tucson. Spagnoli e nativi convivevano in piccoli villaggi quasi tutti costruiti lungo i fiumi e spesso erano soggetti a incursioni di Apache. Questi attacchi continuarono diventando sempre più organizzati fino al 1886 quando Geronimo si arrese al generale Nelson Miles dell'esercito statunitense mettendo fine alla guerra con gli Apache.
Questa regione arida e inospitale non attrasse mai molti coloni europei, solo intorno alla fine del XIX secolo la scoperta di giacimenti di 
rame fece confluire qui investimenti e persone. Nel 1872 Manuel Martinez utilizzo la terra pubblica che oggi costituisce il parco come pascolo per il suo bestiame, nel 1880 altre famiglie lo imitarono. L'utilizzo della terra portò alla distruzione di molte generazioni di saguaro e solo con l'istituzione del parco avvenuta nel 1933 si poté procedere con il recupero dell'area. [4]

Territorio

Sezione Ovest: Distretto di Tucson Mountains

Questa sezione si trova ad ovest della città di Tucson. Il Red Hills visitor center (2700 North Kinney Road, Tucson, Arizona 85743) è aperto dalle 9 alle 17 tutti i giorni ad eccezione del 25 dicembre, qui è possibile reperire brochures, libri e mappe del parco.
Seguendo la strada che dal visitor center si addentra nel parco per circa 2,5 km si raggiunge la Bayada loop drive, una strada sterrata e ripida che compie un giro di quasi 10 km attraverso una fitta foresta di saguaro. In questa sezione del parco ci sono ancuni sentieri molto semplici e di breve durata, come il cactus garden trail al visitor center, il desert discovery nature trail lungo poco meno di 1 km, il valley view overlook trail di circa 1,5 km che permette viste panoramiche del deserto, delle montagne e della foresta di saguaro. I sentieri più lunghi si addentrano nelle regioni remote snodandosi sino alle Tucson Mountain, tra questi il Hugh Norris trail di 8 km di sola andata è il più lungo in questo distretto e porta fino alla cima più elevata Wasson Peak a 1428 m di altitudine. Questo punto è raggiungibile anche percorrendo il king canyon trail o lo sweetwater trail (unico accesso alla cima dal lato est delle Tucson Mountain) entrambi della lunghezza di circa 5,5 km di sola andata. Il Sendero Esperanza trail di circa 5 km di sola andata è moderatamente difficile e percorre il parco da nord a sud incrociand lo Hugh Norris trail e terminando nel king canyon trail.
Molti sentieri sono percorribili a cavallo, le informazioni necessarie sono reperiribili al Red Hill visitor center. Non è permesso campeggiare, mentre sono presenti alcune aree attrezzate per picnic lungo la strada e il Sendero Esperanza trail.

Sezione Est: Distretto di Rincon Mountains

Questa sezione si trova ad est della città di Tucson ed era l'originario National Monument. La peculiarità di questo parco è che inizia dal deserto di Sonora per entrare gradatamente a far parte della foresta di conifere delle Rincon Mountains. La cima più elevata di quest'area è Mica Mountain che raggiunge un'altitudine di 2641 m. Sebbene questa sezione abbia meno cactus saguaro dell'area ovest, gli stessi sono mediamente di dimensioni maggiori per via delle precipitazioni più frequenti ed abbondanti a causa della vicinanza delle Rincon mountain.
Appena entrati nel parco si incontra il visitor center, dove è possibile reperire mappe del parco e da qui inizia la Cactus forest drive, una strada percorribile in automobile della lunghezza di 13 km circa, che forma un anello all'interno del parco. Da questa strada si dipartono tutti i sentieri che attraversano questa sezione del parco, si va da sentieri molto corti come il Desert ecology trail di circa 400 m o il Freeman homestead trail di circa 1,5 km fino al Garwood loop trail di circa 8,5 km. Il Tanque verde ridge trail è invece il sentiero che permette di addentrarsi nelle parti più remote del parco fino a raggiungere il Manning camp situato a circa 2400 m di altezza appena sotto la vetta di Mica Mountain.
Nel 
1991 il congresso autorizzò l'acquisto di circa 16 km² di terreno per estendere il parco verso sud[5]. Parte di questa area è chiusa all'accesso pubblico, solo 2 sentieri possono essere percorsi: l'Hope camp trail di circa 9 km e il Ridge view trail di circa 2,5 km, l'accesso a questi due sentieri avviene attraverso il Camino Loma Alta, unico accesso sud del parco.

Clima

La regione è caratterizzata da un clima arido di tipo BWh secondo la classificazione di Köppen-Geiger[6]. In inverno la temperatura può passare dai circa 19 °C nelle ore di punta ai 5 °C durante la notte, l'estate è estremamente calda con temperature massime che possono superare i 41 °C mentre la sera la temperatura scende fino a circa 22 °C[7]. Il record di temperatura minima è stato di -6 °C nel 1985 mentre il record di temperatura massima è stato di 46 °C registrato nel 1994Il clima è molto arido con precipitazioni medie annuali di poco superiore ai 300 mm, le precipitazioni più abbondanti si verificano nei mesi di luglio e agosto, mentre sono estremamente scarse tra aprile e giugno. D'inverno le precipitazioni si concentrano nei mesi da dicembre a febbraio e si presentano sotto forma di piogge leggere ma prolungate, sono possibili anche nevicate alle quote più elevate, la stagione estiva delle piogge va invece da luglio a settembre ed è caratterizzata da precipitazioni intense e violente tipiche del monsone Nord-Americano, accompagnate da fulmini e seguite inondazioni improvvise

Geologia

Le rocce più antiche trovate all'interno del parco sono rocce metamorfiche di colore grigio scuro conosciute comePinal schist, che rappresentano la crosta originaria dell'Arizona meridionale. Queste rocce si sono formate circa 1,7 miliardi di anni fa durante il Precambriano per via della collisione tra placche che ha alterato le rocce sedimentarie vulcaniche preesistenti in scisti e in altre rocce metamorfiche. Sono inoltre presenti dei grantitiformatisi 1,4 miliardi di anni fa e che compongono la cresta del Tarque Verde.
Circa 600 milioni di anni fa, all'inizio del 
Paleozoico, sono iniziati movimenti della crosta legati allo scontro tra laplacca pacifica e la placca nordamericana, questo ha portato al susseguirsi di periodi di deposizione di rocce sedimentarie, principalmente calcarearenaria e scisto e periodi di erosione. Esemplari di queste rocce sono visibili all'interno del parco, nell'area per picnic Sus e nei pressi delle cascate Lime Kiln.
Durante la prima parte del 
Mesozoico, circa 150 milioni di anni fa, il continuo innalzamento della regione ha portato ad una forte erosione delle rocce che man mano raggiungevano la superficie. I sedimenti venivano trascinati fino ad un mare interno e oggi formano le Red Hills vicino all'omonimo visitor center. Il colore rosso è dovuto all'ematite, un ossido di ferro che si forma in acque poco profonde ricche di ossigeno come il mare che ricopriva questa regione. Prove dell'esistenza di questo mare vengono da legno fossile pietrificato, conchiglie e ossa di dinosauri ritrovate nell'area.
Tra la fine del 
Mesozoico e l'inizio del Cenozoico, circa 30 milioni di anni fa, la continua subduzione della placca pacifica sotto la placca nordamericana ha portato ad una forte attivitità vulcanica che ha coinvolto l'attuale area diTucson, come conseguenza di ciò ci furono forti emissioni di riolite, lava e colate piroclastiche. Il conseguente svuotamento del sottosuolo portò alla formazione di un'enorme caldera che andò man mano riempiendosi di riolite,ceneri e rocce formatesi durante il collasso del vulcano. Questo complesso di rocce è conosciuto come Tucson Mountain Chaos ed è la principale formazione rocciosa delle Tucson mountains. Nello stesso periodo le aree circostanti furuno soggette ad introsioni di granito rosa e vene di quarzo che contengono molti minerali, tra cuirameargento ed oro, la presenza di questi minerali permise lo sviluppo dell'Arizona alla fine del XIX secolo. Una di queste intrusioni è visibile lungo il sentiero Hugh Norris, all'altezza del'Amole Peak.
Tra i 10 e 20 milioni di anni fa il continuo movimento delle 
placche tettoniche ha portato alla formazione di unafaglia nell'area di Tucson, i movimenti lungo questa faglia hanno condotto alla formazione di una depressione che si è riempita di sedimenti provenienti dalle Tucson mountains e dalle Catalina mountains, questo processo sta continuando tuttora. [10] [11]

Fauna

Dato che il parco si sviluppa dal deserto sino alle Tucson Mountains, la varietà di specie che è possibile vedere comprende animali adattati a vivere in climi aridi e caldi come le lucertole cornute, il ratto canguro, l'orso nero e ilcervo dalla coda bianca.[12]

Anfibi

Nonostante si tratti di un'area desertica, nel parco sono presenti alcuni anfibi, soprattutto rospi che escono dalle tane sotterranee in estate quando le piogge monsoniche riempiono d'acqua i ruscelli che attraversano il parco e formano delle pozze. La lista degli anfibi presenti nel parco comprende: Hyla arenicolor, una piccola raganella dai colori molto variabili che le permettono di mimetizzarsi bene nell'ambiente in cui vive; è possibile trovarla lungo gli alvei dei fiumi tra massi di roccia ai quali è in grado di aggrapparsi grazie alle ventose presenti nelle zampe, l'unica difesa dai predatori è data dal mimetismo e dal rimanere totalmente ferma quando il predatore è vicino. LoScaphiopus couchii vive gran parte dell'anno in tane sotterranee in stato letargico, durante le piogge estive esce dalle tane per nutrirsi prevalentemente di termiti, se le piogge sono sufficientemente lunghe inizia la ricerca di un partner per l'accoppiamento. Le femmine depongono le uova in pozze temporanee e dopo solo 15 ore si ha la nascita dei girini, che si sviluppa in un piccolo rospo in soli 9 giorni.

Il Bufo cognatus è facilmente riconoscibile per le macchie simmetriche presenti sul dorso, il richiamo del maschio è molto rumoroso e può durare fino ad un minuto. La Rana yavapaiensis vive solo nelle zone dove ci sono pozze d'acqua permanenti, si riproduce tutto l'anno e i girini impiegano circa un anno per diventare adulti, il fatto che vivano dove l'acqua è presente tutto l'anno mette in pericolo la presenza di questa specie all'interno del parco in quanto lunghi periodi di siccità prosciugano quasi tutte le pozze. Anche la Spea multiplicata è attiva durante il periodo delle piogge estive quando è in pericolo emette dalla pelle una secrezione con forte odore simile alle noccioline che causa lacrimazione e secrezione nasale. Il piccolo Bufo punctatus è facilmente riconoscibile per le grosse ghiandole presenti dietro gli occhi e dai rossi bozzi sparsi sul dorso, è l'unica specie di rospo presente nel deserto di Sonora che depone le uova singolarmente. Il Bufo alvarius è uno dei più grandi rospi del Nord America, la pelle è di un colore verde-oliva e ha grandi ghiandole dietro gli occhi che emettono tossine di difesa se è in pericolo, queste tossine sono così potenti che da arrivare a parallizzare e in alcuni casi ad uccidere un cane.[13]

Rettili

Nel parco sono presenti alcuni dei rettili più caratteristici del Nord America, come la Gopherus agassizii, una tartaruga che è in grado di vivere fino a 100 anni e che è difficile vedere in quanto rimane nascosta nella tana durante le ore più calde. Il mostro di Gila (Heloderma suspectum) è uno dei due sauri velenosi esistenti al mondo, il veleno è secreto da ghiandole della mascella e penetra nella vittima attraverso il morso, il suo veleno non è comunque mortale per l'uomo. La Phrynosoma solare è la più grande lucertola cornuta degli Stati Uniti ed è facilmente riconoscibile per le quattro corna dietro la testa, è facile vederla vicino ai formicai in quanto si nutre prevalentemente di formiche.
Sono presenti 5 specie di serpenti a sonagli: Crotalus atrox, il più comune in Nord America, Crotalus tigris,Crotalus molossusCrotalus scutulatus e Crotalus cerastes. Un'altra specie di serpente velonoso presente nel parco è il Micruroides euryxanthus. Inoltre sono presenti numerose specie di serpenti non velenosi tra cui:Thamnophis cyrtopsisLampropeltis getulaDiadophis punctatusTantilla hobartsmithiTrimorphodon biscutatusLeptotyphlops humilis.
[14]

Uccelli

Nel parco sono presenti specie di uccelli difficili da vedere altrove, come il pigliamosche vermiglio (Pyrocephalus rubinus) e l'assiolo baffuto (Megascops trichopsis). Nell'area desertica è possibile vedere il mimì maggiore (Geococcyx californianus), forse uno degli uccelli più famosi del sud ovest degli Stati Uniti; è raro vederlo volare in quanto per cacciare sfrutta la sua veloce corsa che gli permette di catturare lucertole e roditori, la lunga coda fa da timone durante la corsa. Il picchio di Gila (Melanerpes uropygialis) nidifica nella corteccia esterna dei saguaro, in questo modo è in grado di difendersi sia dai predatori che dalle elevate temperature del deserto. I nidi abbandonati vengono occupati da altri uccelli, come il gheppio (Falco tinnunculus), la rondine viola (Progne subis) e la civetta elfo (Micrathene whitneyi); quest'ultima è la più piccola civetta al mondo, si nutre di insetti, soprattutto scarafaggi e falene, e verso la fine di ottobre migra in Messico per ritornare nel deserto di Sonora a marzo. Il colino di Gambel (Callipepla gambelii) è facilmente riconoscibile da un ciuffo nero sulla testa, non ama il caldo per cui è attiva la mattina e la sera, durante i periodi di siccità ricava acqua dai frutti dei cactus. Nidifica a terra e le uova schiudono tutte lo stesso giorno, i pulcini nascono con gli occhi aperti e sono coperti di piume e il secondo giorno dalla nascita sono già in grado di camminare per seguire i genitori. Il colibrì di Anna (Calypte anna) è l'unico colibrì presente tutto l'anno nella regione del deserto di Sonora. Lo scricciolo dei cactus (Campylorhynchus brunneicapillus) è l'uccello simbolo dello stato dell'Arizona, il maschio e la femmina costruiscono insieme il primo nido e mentre la femmina cova le uova, il maschio costruisce un secondo nido che verrà usato in un primo tempo come rifugio per gli adulti e quindi per la nuova covata. Il mimo beccocurvo (Toxostoma curvirostre) oltre ad essere riconoscibile per il suo becco curvo, ha degli occhi gialli molto appariscenti, usa il becco per scavare nella sabbia alla caccia di insetti e semi. Costruisce il nido con pezzetti di legno su Prosopis spp., Cylindropuntia spp. e Yucca spp. e quando i luoghi per nidificare diventano esigui, distrugge i nidi dello scricciolo dei cactus. La comune poiana di Harris (Parabuteo unicinctus) vive e caccia in gruppo, i gruppi sono formati da una coppia che si riproduce e da alcuni adulti che si occupano solo di nutrire i piccoli della coppia e difendere il nido. La tortora alibianche (Zenaida asiatica) gioca un ruolo fondamentale per i saguaro, infatti favorisce l'impollinazione spostandosi da fiore a fiore e una volta che maturano i frutti dei cactus aiuta la diffusione dei semi in quanto si nutre dei frutti ma non è in grado di digerirne i semi.
Spostandosi alle quote più alte è possibile incontrare l'astore comune (Accipiter gentilis), il junco occhigialli (
Junco phaeonotus) e la ghiandaia del Messico (Aphelocona ultramarina). Il maschio della fainopepla nera (Phainopepla nitens) si distingue per il colore nero lucido, la cresta e gli occhi rossi, mentre la femmina è grigia con occhi rossi. Si nutre principalmente di vischio e contribuisce alla sua diffusione disperdendone i semi attraverso le deiezioni.[15]

Mammiferi

La lince rossa (Lynx rufus) è diffusa nel parco, si nutre principalmente di conigli e quaglie, in alcuni casi si spinge fino ai confini della città di Tucson. Il puma (Puma concolor) è il più forte predatore presente nel parco ed è diffuso in entrambe le sezioni, le mandibole di questo animale sono così forti da riuscire a rompere il carapace delle tartarughe per cibarsene. L'orso nero americano (Ursus americanus) è presente solo alle quote più alte nel distretto delle Rincon Mountains, vive normalmente all'interno della foresta ma quando negli anni più secchi scende anche a quote più basse in cerca di cibo e acqua. La nasua comune (Nasua narica) è un animale diurno in grad di nutrirsi sia d'insetti che di serpenti, che di semi e bacche. Il procione (Procyon lotor) predilige le zone dove è presente acqua tutto l'anno, si spinge facilmente verso la città alla ricerca di cibo. Il bassarisco del Nordamerica (Bassariscus astutus) è il mammifero simbolo dello stato dell'Arizona, pur essendo diffuso all'interno del parco è molto difficile vederlo in quanto schivo, come tana predilige grotte, crepe nelle rocce o tronchi cavi. Il coyote (Canis latrans) è diffuso in entrambe le sezioni del parco e si nutruno sia dei frutti di cactus che di animali. La volpe pigmea americana (Vulpes macrotis) è presente solo nel distretto delle Tucson Mountains, il suo habitat nei dintorni del parco è in continuo risuzione questo sta pregiudicando la presenza di questa specie all'interno del parco. La volpe grigia (Urocyon cinereoargenteus) è l'unica specie della famiglia dei canidi in grado di arrampicarsi sugli alberi, sia per cacciare che per difendersi dai predatori. I pècari dal collare (Tayassu tajacu) sono diffusi nel parco, vivono in gruppi che vanno da 4 a 20 individui guidati da una femmina adulta, la loro dieta è composta da radici, semi, frutti di cactus e occasionalmente carogne. La famiglia dei Mephitidae è rappresentata nel parco dalla moffetta comune (Mephitis mephitis), dalla moffetta macchiata occidentale (Spilogale gracilis) e dalla moffetta dal cappuccio (Mephitis macroura). Il tasso argentato (Taxidea taxus) è molto raro nel parco, il numero di esemplari è in continua diminuzione a causa della scomparsa del suo habitat nelle zone circostanti l'area protetta.

Lo scoiattolo di Albert (Sciurus alberti), introdotto nell'area delle Santa Catalina Mountains vicine al parco dei Saguaro nel 1941, è diventata la specie più diffusa all'interno del parco avendo superanto lo scoiattolo grigio dell'Arizona (Sciurus arizonensis), specie nativa di quest'area. Entrambe le specie vivono in zone boschive delle Rincon Mountains. Molto facile da avvistare è l'Ammospermophilus harrisii, riconoscibile per le strisce bianche sui lati del corpo, sono attivi anche durante le ore più calde del giorno. L'Otopermophilus variegatus è uno scoiattolo terricolo che preferisce le zone rocciose di alta montagna, è facilmente osservabile all'interno del parco. Altrettanto facile da avvistare, ma nella zona desertica del parco, è lo Xerospermophilus tereticaudus. Infine ilNeotamias dorsalis è avvistabile sia nelle aree montuose del parco che alle quote più basse, ma limitatamente alle aree vicine ai corsi d'acqua.
La lepre del deserto (Lepus alleni) non è molto diffusa all'interno del parco ed è possibile avvistarla principalmente in vicinanza di larghi corsi d'acqua sabbiosi ed asciutti. La lepre californiana (Lepus californicus) predilige l'area desertica ed è attiva durante le ore meno calde del giorno. Il silvilago del deserto (Sylvilagus audubonii) è molto comune all'interno del parco grazie al suo elevato tasso di riproduzione, la sua abbondanza lo rende anche una delle prede preferite di molte specie di serpenti a sonagli e di altri predatori come falchi e linci.
Sono inoltre presenti molte specie di pipistrelli, due sole si nutrono di nettare e sono il Choeronycteris mexicana e il Leptonycteris curasoae; mentre la maggior parte sono insettivori come l'Eptesicus fuscus, il Macrotus californicus (specie che non migra ne va in ibernazione durante l'inverno), il Myotis californicus, il Myotis velifer, il
Myotis thysanodes (specie che migra in inverno anche se ad oggi non si conosce la rotta di migrazione), ilLasiurus cinereus, il Myotis volans (alcuni esemplari di questa specie possono raggiungere i 21 anni di vita), il molosso brasiliano (Tatarida brasiliensi) specie più diffusa nel sud-ovest degli Stati Uniti, il pipistrello del deserto (Antrozous pallidus), il Nyctinomops femorosaccus, il Lasionycteris noctivagans, il Myotis auriculus, il pipistrello di Townsend (Corynorhinus townsendii), il Parastrellus hesperus (pesa circa 3 grammi ed è il pipistrello più piccolo degli Stati uniti), il Lasiurus blossevillii, il Myotis ciliolabrus , il Myotis yumanensis[16]

Flora

La maggior parte delle piante presenti nel parco sono adattate a vivere nel deserto, quindi nei periodi più secchi riducono la loro attività per preservare l'acqua accumulata. Durante questi periodi le piante sembrano morte ma non appena si verifica una pioggia queste tornano alla vita mettendo nuove foglie. Nel distretto delle Rincon Mountains sono presenti oltre 1162 specie di piante, che vanno dai cacti all'ocotillo nella zona desertica fino al pino giallo (Pinus ponderosa) e allo pseudotsuga nella zona montuosa. Il distretto delle Tucson Muntains contiene invece 512 specie di piante. All'interno del parco ci sono 10 specie di piante in pericolo di estinzione, 78 specie di piante non originarie della regione si sono diffuse all'interno del distretto delle Rincon Mountains, mentre 47 specie di piante non originarie della zona si sono diffuse all'interno del distretto delle Tucson Mountains. Sono presenti 25 specie di cactus nel parco, includendo il saguaro (Carnegiea gigantea), varie specie appartenenti al genere Mammillaria, il Ferocactus wislizeni, l'Opuntia versicolor, l'Echinocereus fendleri var. fasciculatus, l'Opuntia engelmannii, la cholla orsacchiotto (Cylindropuntia bigelovii), laCylindropuntia fulgida. Sono presenti molte specie non originarie della regione, la più pericolosa per la vita dei saguari è il Pennisetum ciliare, una piante perenne originaria dell'Africa in grado di competere per le stesse risorse di cui si nutrono i saguari e che crea un tappeto erboso che non permette la crescita delle altre specie e che facilita la diffusione degli incendi.[17]
Ogni 10 anni viene fatto un censimento dei saguari nel parco, l'ultimo è stato dall'ottobre 2009 all'ottobre 2010, i risultati non sono stati completamente analizzati anche se è evidente che il numero di esemplari è in continuo aumento in entrambe i distretti dal 
1990[18]

Curiosità

Nelle vicinanze del parco si trovano gli Old Tucson Studios, un set cinematografico realizzato nel 1939 per le riprese del film Arizona. Alla fine delle riprese invece che distruggere il set, la Columbia Pictures (casa produttice del film) decise che questo sarebbe diventato un set permanente per le riprese dei film western. Sono stati girati oltre 300 tra film e telefilm, tra cui Winchester '73 (1950), Sfida all'O.K. Corral (1957), McLintock! (1963), El Dorado (1965), Hombre (1967), Rio Lobo (1970), Joe Kidd (1972), L'uomo dai sette capestri (1972), Tom Horn(1980), I tre amigos! (1986), Tombstone (1993); mentre come serie TV sono statigirati in questi studiosAi confini dell'Arizona (1967-1971), La casa nella prateria (1974-1983), I ragazzi della prateria (1989-1992). [19] [20]

 

 

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Monument Valley

La Monument Valley è un pianoro di origine fluviale ubicato al confine tra Utah e Arizona caratterizzata da "testimoni di erosione", ovvero guglie rocciose celebri in tutto il mondo come icona delWest.

Caratteristiche geologiche                     

La Monument Valley è uno dei simboli degli Stati Uniti occidentali. Il pianoro desertico è in realtà di origine fluviale (Colorado Plateau) e si trova al confine tra Utah e Arizona in un'area abbastanza isolata quanto estesa che dista più di 70 km dalla cittadina più vicina: Kayenta. La strada che conduce alla Monument Valley nella parte terminale è altrettanto famosa: essa segue un percorso rettilineo in leggera discesa che dà al viaggiatore l'impressione di calarsi all'interno della valle. La strada principale che conduce al luogo è la Highway 163. Il territorio è prevalentemente pianeggiante ad eccezione del fatto che la pianura è cosparsa da una sorta di guglie (geologicamente definite "testimoni di erosione"), dette butte o mesas. Questi edifici naturali formati da roccia e sabbia hanno la forma di torri dal colore rossastro (causato dall'ossido di ferro) con la sommità piatta più o meno orizzontale; alla base si accumulano detriti composti da pietrisco e sabbia.

Amministrazione Navajo

La zona fa parte della Navajo Nation Reservation (dove ancora vive una tribù, con la quale è possibile dialogare con discrezione) ed è un Tribal Park con ingresso a pagamento. Gli indiani gestiscono tutte le attività all'interno della valle compreso il discusso e costoso View hotel inaugurato nel 2009 costruito sul posto dell'essenziale campeggio che esisteva da 40 anni. Lì e al vicino Visitor center si possono contrattare le escursioni in jeep, che è possibile in una certa misura effettuare con il proprio veicolo e si trovano una discreta quantità di bancarelle sulle quali i Navajo vendono gli oggetti di loro produzione, in particolare gioielli. Al Monument Valley Visitor Center è possibile scegliere di visitare la vallata con una guida Navajo a cavallo della durata di 4 ore circa oppure in macchina della durata di 2 ore. La strada sterrata, e un po' dissestata, che attraversa la valle è comunque percorribile da qualunque mezzo (anche camper) purché non si superino le 15 mph (velocità massima consentita sulla pista).

Curiosità

Non è raro incontrare un set cinematografico durante la visita lungo le numerose strade sterrate che percorrono la valle, infatti il luogo fa spesso da ambientazione a film western come in passato.

Saltuariamente nella valle si scatenano piogge torrenziali, alcune zone potrebbero allagarsi nell'arco di pochi minuti causando anche danni ai turisti.

La tribù dei Navajo vive ancora nella Monument Valley ed è possibile, con discrezione, dialogare con alcuni durante la visita nel parco.

 

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Parco nazionale del Grand Canyon

 

Il Parco nazionale del Grand Canyon è un parco nazionale statunitense, si trova nello stato dell'Arizona. È stato istituito il 26 febbraio 1919. All'interno del parco si trova il Grand Canyon, una gola del Fiume Colorado, considerata una delle meraviglie naturali del mondo. Il parco si estende per 4927 km² (1,902 mi²).

La maggior parte dei visitatori del parco arriva al South Rim, lungo la strada statale 64 dell'Arizona. La strada entra nel parco attraverso l'ingresso sud, vicino a Tusayan, in Arizona, poi piega verso est, lasciando il parco attraverso l'ingresso est.

La direzione del parco è al Grand Canyon Village, che si trova a poca distanza dall'ingresso sud ed è anche al centro dei punti panoramici più popolari. Circa cinquanta chilometri del South Rim sono accessibili con una strada.

Una località turistica molto più piccola si trova sul North Rim, al quale si accede attraverso la strada statale 67 dell'Arizona. Non c'è collegamento stradale diretto tra South Rim e North Rim - se si eccettua il Navajo Bridge - e sono quindi necessarie cinque ore di viaggio in auto. Il resto del Grand Canyon è estremamente selvaggio e remoto, sebbene molti luoghi siano accessibili tramite sentieri e mulattiere.

Azioni di protezione

L'area attorno al Grand Canyon divenne un monumento nazionale l' 11 gennaio 1908 e venne dichiarata parco nazionale il 26 febbraio 1919.

La creazione del parco fu uno dei primi successi del movimento ambientalista; il suo status di parco nazionale può aver aiutato a far fallire le proposte di costruire dighe all'interno dei suoi confini (la mancanza di una tale fama può aver permesso la costruzione della diga del Glen Canyon più a monte, che ha allagato il Glen Canyon, creando illago Powell).

L'UNESCO ha inserito il parco tra i Patrimoni dell'umanità.

Il Grand Canyon - che in realtà è un esteso sistema di canyon collegati - non è il più grande, né il più profondo canyon del mondo, ma è considerato prezioso per la combinazione di grandezza, profondità ed esposizione delle stratificazioni colorate di rocce che risalgono al periodoPrecambriano. Venne creato principalmente dal sollevamento tettonicodell'Altopiano del Colorado, e dall'erosione da parte del fiume Colorado e dei suoi affluenti. È noto anche come uno degli altipiani americani.

 

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Las Vegas

 

Las Vegas è una città degli Stati Uniti d'America, capoluogo della contea di Clark, e città più grande dello stato del Nevada.

È famosa per essere la capitale del divertimento, dello shopping e del gioco d'azzardo, in rivalità con la paragonabile città di Reno. Quello che viene comunemente chiamato "Las Vegas" è in effetti un insieme di unità amministrative diverse: la città di Las Vegas propriamente detta, la città di North Las Vegas, la città di Henderson e inoltre una vasta area "unincorporated" (cioè non costituita in città ma sotto la diretta gestione della contea), area che include la "Strip", una lunga strada, per la maggior parte dritta o lievemente curva. Ai lati di essa sono presenti molti negozi, hotel e casinò.

L'area metropolitana di Las Vegas, che comprende tutta la contea di Clark, è quella a più forte crescita demografica negli Stati Uniti: nel 2005, secondo le stime, era abitata da circa 1.950.000 persone. Si trova a circa 270,5 miglia (435,2 km) a nord-est daLos Angeles.

Il gioco d'azzardo legalizzato, la disponibilità di alcolici ad ogni ora del giorno e della notte ed una certa scelta in fatto di spettacoli “per adulti” (non la prostituzione che, nella Contea di Clark, è illegale) hanno procurato a Las Vegas il soprannome di "Sin City" ("Città del peccato" o "Città del vizio"), ma l’amministrazione locale e l’ufficio del turismo preferiscono di gran lunga "The Entertainment Capital of the World" ("La Capitale Mondiale dell'Intrattenimento").

Assieme all'economia, anche l'immagine della città è in forte crescita. Ne è testimonianza il fatto che, negli ultimi anni, è stata frequentemente scelta come ambientazione per serie televisive e film di grande successo.

Il nome Las Vegas deriva da un termine spagnolo che significa “I Prati”. Nella zona esistevano, infatti, dei pozzi d’acqua che tenevano in vita alcune aree verdi.

Il nome di Las Vegas viene spesso attribuito anche ad aree urbane che la circondano, ma non ne fanno parte dal punto di vista amministrativo. Ad esempio, una buona parte della Strip, la porzione del Las Vegas Boulevard lungo cui si allineano i casinò e gli alberghi più famosi, si colloca in un’area denominataParadise, al di fuori della Las Vegas propriamente detta.

 

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Valle della Morte

La Valle della Morte (Death Valley National Park) è un Parco nazionale degli Stati Uniti situato nello Stato della California e in piccola parte nelNevada. È rinomata perché circa al centro della valle si trova il punto più basso del Nord America.

Geografia

La Valle della Morte (Death Valley) è una depressione che fa parte del Grande Bacino (Great Basin) e si estende longitudinalmente da Nord a Sud, fra Sierra Nevada in California ad Ovest e Stato del Nevada ad Est.

·         la valle è lunga 225 chilometri e larga in media 40 chilometri.

·         il parco è lungo circa 150 chilometri e penetra a Nord per un breve tratto in Nevada.

·         il parco è delimitato a meridione dal Owlshead Mountain (montagna testa di gufi), che è separato dalle Black Mountains (montagne nere) per mezzo del Jubilee Pass (passo del giubileo), porta d'ingresso Sud del parco.

·         il limite settentrionale del parco è vicino allo Scotty's Castle (castello di Scotty), porta d'ingresso Nord del parco.

·         verso Ovest il parco è delimitato dal Panamint Range che è formato verso Nord dal Cottonwood Mountains che si continuano verso Sud nel Panamint Mountains.

·         verso Est il parco è delimitato dall'Amargosa Range che comprende verso Nord le Grapevine Mountains, che si continuano verso Sud nelle Funeral Mountains e nei due gruppi affiancati del Greenwater Range e delle Black Mountains.

Il bacino è sprofondato di 86 metri sotto il livello del mare. Il punto più basso si trova a Badwater (acqua cattiva).
Badwater è dominato verso Est dai 
calanchi delle Black Mountains, proprio nel punto dove si trova Dante's View e verso Ovest si distende la salina, chiamata Devil Golf Course e si vede all'orizzonte Telescope Peak alto 3.300 metri.

La Valle della Morte ha i seguenti accessi:

·         da Sud, dalla statale 15 che unisce Los Angeles con Las Vegas, a Baker si gira verso Nord e sulla strada 127 che porta al paese di Shoshone(nome proprio di tribù nativa), dove si imbocca verso Ovest la strada 178 che porta al Jubilee Pass.

·         da Est, da Las Vegas, sulla strada 95 che va verso Reno si gira verso Ovest per la Death Valley Junction e poi si continua sulla strada 190 perFurnace Creek.

·         da Est, provenendo da Reno verso Las Vegas sulla strada 95, all'altezza di Beatty, si gira verso Ovest per Stovepipe Wells. Questo è lo storico ingresso che usavano i convogli dei coloni, per attraversare la valle e si chiama Hell's Gate (Cancello dell'Inferno).

·         da Nord, provenendo da Reno sulla strada 95 per Las Vegas, si imbocca la strada che porta allo Scotty's Castle e si scende verso Sud a Furnace Creek.

·         da Ovest, sulla direzione da Reno a Los Angeles, si imbocca da Olancha verso Est la strada 190 che daPanamint Springs attraverso Emigrant Canyon, porta a Stovepipe Wells.

·         da Ovest, sulla direzione da Reno a Los Angeles, si imbocca da Ridgecrest verso Est la strada 178, che porta da Trona, da Wildrose, attraverso Emigrant Canyon, a Stovepipe Wells.

Per raggiungerla non ci sono mezzi pubblici di alcun tipo (1982), né il treno. C'è una piccola pista di atterraggio a Stovepipe Wells e Furnace Creek. IlDeath Valley National Park Service (servizio del parco nazionale della Valle della Morte), rilascia un Morning (bollettino quotidiano mattutino) della viabilità e delle temperature: a causa delle alluvioni invernali o dell'eccessiva temperatura estiva, le strade d'accesso possono essere chiuse al traffico dairangers (guardie forestali) che pattugliano il parco.

Morfogenesi

Anticamente c'era il mare

Le rocce più vecchie si sono formate circa 1,8 miliardi anni fa e hanno subito talmente tanti cambiamenti che sono quasi illeggibili. Le rocce che datano circa 500 milioni di anni fa trovate nel Panamint e nelle Funeral Mountains, sono fatte di arenaria ed il calcare indica che il luogo era un mare caldo e poco profondo, che si trovava all'Equatore, durante la maggior parte dell'era paleozoica (570-250 milioni di anni fa).

Deformazione delle montagne

Col passar del tempo il mare ha cominciato a retrocedere lentamente verso Ovest mentre la terra è stata spinta verso l'alto e verso Nord. Questo spinta era dovuta ai movimenti di subduzione, quelli del magma lontano sotto la superficie della terra.

La tettonica a zolle spiega che la crosta terrestre si compone di serie di sezioni collegate, dette piastre. Dato che la Valle della Morte si trova in una zona adiacente al contorno che separa due di queste piastre, mentre le piastre si muovevano lentamente una contro l'altra, le forze di compressione hanno piegato gradualmente, deformato e fratturato la sottile crosta. Questa deformazione diffusa della roccia ed il suo innalzamento si sono presentate durante la maggior parte dell'era mesozoica (250-70 milioni anni fa). I periodi attivi della costruzione (sollevamento) della montagna si sono alternati con periodi calmi in cui le forze di erosione hanno lavorato per rompere ed asportare quello che le montagne avevano eretto.

Vulcani viaggianti

La fase successiva di sviluppo della Valle della Morte è stata soprattutto influenzata dall'attività vulcanica che si è svolta in gran parte del Periodo Terziario (70-3 milioni di anni fa). Poiché l'elevazione della montagna ha aumentato la superficie terrestre, la crosta è diventata fragile. Il magma caldo e fuso sotto la superficie è scaturito in alto ed ha eruttato in questi punti deboli. I getti vulcanici sono comparsi prima a Nord-Est, nel Nevada ed hanno ricoperto la regione della Valle della Morte con strati numerosi di cenere e lapilli.

La topografia a quel tempo consisteva di basse colline rotolanti, di cui è nota integra ancora una: Shireline Butte, nel Sud nella valle. Col tempo, il centro di attività vulcanica si è mosso progressivamente verso Ovest, finché ha prodotto una catena di vulcani che corrono da Furnace Creek verso Shoshone, oggi rappresentati dalle Black Mountais.

I risultati secondari delle eruzioni di lapilli e cenere danno i vividi colori dell'Artist's Palette (tavolozza dell'artista) e dei giacimenti minerari del famosoborace (borato di sodio) della Valle di Morte.

Dieci milioni di anni fa si sono formate le rocce colorate intorno a Zabriskie Point (punto di Zabriski).

Il bacino e la catena montuosa

Circa tre milioni di anni fa, le dinamiche del movimento della crosta terrestre sono cambiate e la Valle della Morte ha cominciato a formarsi propriamente. Attualmente, le forze di compressione sono state sostituite da forze di estensione. Questa "spinta laterale" della crosta terrestre ha permesso che i grandi blocchi di terra scorressero lentamente uno dopo l'altro lungo i bordi, formando valli e montagne. Il bacino di Badwater, il bacino di sale della Valle della Morte e la catena montuosa del Panamint contengono un blocco, come unità strutturale, che sta ruotando verso Est. Il pavimento della valle sta slittando costantemente verso il basso, abbassandosi lungo la linea che si trova alla base delle Black Mountains. Questa caduta sta continuando ancor oggi. La prova di ciò può essere vista nelle scarpate fresche esposte vicino a Badwater.

Laghi evaporati

La Valle della Morte, oltre ai mutamenti strutturali, è stata sottoposta a cambiamenti climatici importanti, durante gli ultimi tre milioni di anni. Durante l'ultima Era glaciale principale dell'America settentrionale, la valle faceva parte di un sistema di grandi laghi. I laghi scomparvero circa 10.000 anni fa, quando il clima si riscaldò. L'Era Glaciale più corta, circa 2.000 anni fa, ha provocato di nuovo lo sviluppo di un più piccolo sistema lacustre, però quando il clima si è scaldato di nuovo, questa acqua è evaporata e sono rimasti gli ampi campi di giacimenti di sale (cloruro di sodio, NaCl).
Il 
lago che si estendeva nella Valle della Morte è stato chiamato Manly Lake(Lago di Manly) e faceva parte di un bacino acquifero, collegato al Fiume Colorado. Nell'immagine grafica, il sistema del Lago di Manly come si poteva vedere durante la sua massima estensione 22.000 anni fa[1]

L'Amargosa River, durante il periodo piovoso, può affiorare in superficie, come è successo nell'inverno del 2005. Allora si sviluppa la normale flora selvatica. Nel 2005, c'è stata un'importante inondazione nella Valle della Morte ed è riapparso il lago di Manly su vasta scala. Più di 260 km² (100 miglia quadrate) sono state coperte dal lago, permettendo ad alcuni turisti e alleguardie forestali del parco (ranger), di essere le uniche persone ad avere attraversato il deserto in canoa. Il lago di Manly riesumato era profondo circa due metri. L'acqua è evaporata rapidamente, lasciando dietro di sé una miscela di fango e sale.

Attualmente non è più collegato al Fiume Colorado ma riceve acqua dal torrente Amargosa; quest'acqua va a finire in un'enorme fossa che si trova sotto la superficie della Valle della Morte, formando una delle raccolte d'acqua sotterranea più vasta del mondo e della quale Badwater è un piccolo affioramento. Nell'immagine del Devil's Golf Course, visto da Dante's View, si può vedere quel che resta del Lago di Manly: quella che sembra spumeggiante costa marina, non è nient'altro che un solido banco di sale

Un vulcano di ieri: il cratere di Ubehebe

Esistono segni recenti di attività vulcanica nella parte Nord della Valle della Morte al cratere di Ubehebe. I crateri si sono formati soltanto circa 2.000 anni fa, causati dalle esplosioni violente di vapore, quando materiale fuso caldo è venuto a contattato con l'acqua freatica. Queste grandi depressioni indicano che non tutto è calmo sotto la superficie della terra.

Il profilo futuro

Il paesaggio della Valle della Morte è cambiato dagli inizi del tempo. Sta cambiando ora e continuerà a cambiare in futuro. Le forze di erosione tagliano lentamente via le formazioni rocciose antiche, rimodellando la superficie del terreno mentre il bacino continua ad abbassarsi, attualmente si trova a 84 metri al di sotto del livello del mare ed è il punto più basso degli Stati Uniti.

Durante le ere glaciali la Valle della Morte si riempie d'acqua e si forma un lago (Manly Lake), mentre durante i periodi interglaciali, l'acqua evapora e il lago pian piano si svuota. Intanto il terreno della Valle della Morte cede e si abbassa sempre di più, perché sotto la sua superficie esiste una cisterna piena d'acqua proveniente dall'Armagosa River.

Esistono 23 formazioni sedimentarie, 2 zone di sprofondamento erosivo, un gruppo montagnoso uniforme e il sistema dei vulcani. La complessa formazione fa della Valle della Morte un museo geologico naturale, ricco di posti da visitare da questo punto di vista.

Mineralogia

Il borace è un minerale contenuto nei borati che sono sali ossigenati di boro,sodio e calcio idrati. Questi sali sono di origine vulcanica ma i processi di trasformazione superficiale li hanno differenziati in 26 tipi diversi di minerale dei quali i principali sono: borace e tincalniteulexiteproberitecolemanite,proceite. Nelle pozzette di Badwater si formano e si sciolgono continuamente la glauberite CaNa(SO4)2 o solfato di calcio e sodio e la epsomite MgSO4 o solfato di magnesio.

Fossili

Nella pietra sedimentaria delle Funeral Mountains si trova il corallo fossile, che indica come qui esistesse il mare 450 milioni di anni fa. Campioni si possono acquistare al supermercato naturalistico di Furnace Creek.

Una testa di femore di Titanothere e altri pezzi fossili di roditoricanicameliditapiri si trovano al Museo di Furnace Creek.

Clima

Il clima della Valle della Morte fa parte della zona climatica del Deserto del Mojave ed è decisamente arido. A causa della disposizione orografica, su tutto il territorio piovono da 3 a 6 centimetri d'acqua all'anno, a seconda degli anni, di conseguenza non c'è un bacino imbrifero con un fiume, c'è solo una piccola sorgente perenne a Furnace Creek.

Da maggio a settembre la temperatura di giorno è in media sui 45 °C con delle punte anche oltre i 50 °C. La notte scende sui 35 °C. Il picco di temperatura massima si è avuto il 16 settembre 1913 con 56,7 °C: ma questo valore non può essere omologato fra i record di temperatura mondiali per l'imprecisione della misurazione dell'epoca. Decisamente migliore la situazione nei mesi invernali, quando la media delle temperature è compresa tra i +26 °C e i +20 °C. Come in tutte le aree desertiche, la diminuzione delle temperature dopo il tramonto è infatti causata dall' irraggiamento, favorito dalle notti serene e dalla quasi totale assenza di venti.

Durante l'estate, a causa delle elevatissime temperature diurne non si può circolare di giorno. Le ore migliori consigliate per arrivarci sono nel pomeriggio, dalle 17 in poi, e nelle prime ore del mattino dalle 4 alle 9. Gli americani poi ci vanno fuori stagione, soprattutto in inverno, periodo in cui, dopo brevi ma intense fasi piovose, è possibile osservare il fenomeno del deserto fiorito.

Storia dell'insediamento umano

Si trovano gli insediamenti di almeno quattro culture di Nativi Americani che sono vissuti qui in epoche differenti da 9.000 anni fa fino a 1.000 e al presente:

·         dal 7000 a.C. Nevares Spring Cultures fu il primo gruppo umano che visse qui quando il fondo della valle era coperto per tutta la sua lunghezza di 145 chilometri (90 miglia) dal Manly Lake e gli animali selvatici e la vegetazione erano abbondanti;

·         dal 3000 a.C. all'anno 1, Mesquite Flat Culture;

·         dal 900 al 1100 dopo Cristo, Saratoga Springs Culture;

·         dal 1100 ad oggi, Shoshonean Culture della Valle della Morte.

Attualmente solo pochi discendenti dei Timbisha, i nativi del Panamint, vivono ancora in questa zona. Di quel lago rimangono le tracce dei livelli nelle rocce circostanti e il misero affioramento d'acqua salata a Badwater.

Nel XVIII secolo, all'epoca del Far West, malgrado il clima asciutto, il territorio arido e desertico, le temperature estive più calde della Terra, i coloni americani trovarono questo territorio abitato da Nativi Americani, che si chiamavano Timbisha (popolo della valle) e furono ricristianizzati Shoshoni e dai Paiute.

Nel 1849 la corsa all'oro (Gold rush), scatenò l'ingordigia spingendo la povera gente verso sacrifici inauditi nella speranza di arricchire, trovando qualche chilo di pepite d'oro. Nacquero delle leggende su favolose miniere perdute sulle montagne del Panamint come Lost Gunsight MineLost Breyfogle MineGoller's Gold Nuggets,Wire Gold of the Panamints e perfino su un tesoro sotterrato. Migliaia di persone si sparsero sui monti rivoltando ogni pietra e poi se ne andarono, alcuni invece come Shorty HarrisPete AguereberryJohn Lemoigne rimasero e spesero la vita inseguendo queste chimere.

Nel 1849 a dicembre, al confine della California, un centinaio di cercatori d'oro disinformati e senza mappa, con le loro famiglie, cercando la via verso la California, procedevano in gruppi sparsi sull'orlo orientale del pavimento salato della Valle della Morte. Uomini, donne e bambini guardavano fisso le montagne torreggianti del Panamint che ostruivano la via del ritorno. Vedevano Telescope Peak (pizzo del telescopio) a poche miglia ma non riuscivano ad uscire dai calanchi dei canaloni. Passarono un mese di spaventose privazioni sul fondo della valle e una persona anziana, già ammalata, morì. Prima di arrivare ad uscire fuori dalla valle, per sopravvivere mangiarono i loro buoi rinsecchiti, bruciando e abbandonando i carri, nei pressi dell'attuale Stovepipe Wells. La loro storia venne raccontata da William Lewis Manly, nell'autobiografia intitolata Death Valley in '49. La loro sofferenza divenne una leggenda che ha dato il nome alla valle.

Negli anni dal 1850 al 1900, durante il periodo della corsa all'Ovest (Far West), la Valle della Morte veniva attraversata dai pionieri con le carovane, nel suo punto più stretto che è di circa 30 chilometri.

Partivano da Betty, entravano da Hells Gate, percorrevano il Mud Canyon, arrivavano a Historic Stovepipe Well ed uscivano ad Emigrant, però la maggior parte dei capi carovana preferiva passare intorno. Di questo attraversamento si vedono ancora oggi, le tracce infossate delle ruote dei carri, nei dintorni di Historic Stovepipe Well.

Nel 1873 Panamint City fu la Tombstone della Valle della Morte. Fondata da fuorilegge, trovarono un ricco deposito d'argento e iniziò la corsa. Due anni dopo contava 2.000 persone, molti fuorilegge, tanto che la Wells Fargo rifiutò il trasporto dell'argento estratto. Quando finì, se ne andarono tutti e Panamint City divenne una ghost town (città fantasma).

Nel 1881 Aaron Winters scoprì i giacimenti di borace e vendette i diritti a William Coleman per 20.000 dollari che l'anno successivo costituì la Harmony Borax Works. Nello stesso anno la società mineraria Pacific Coast Borax Company (società di borace della costa del Pacifico) incominciò ad estrarre il borace, portando nella Valle della Morte molta gente.

Sono di questo periodo i viaggi e le avventure della speciale carovana formata da due carri enormi e dalla cisterna dell'acqua trainati in blocco da 20 muli, chiamata Twenty Mule Team Wagon (carro della squadra di venti muli), che univa la miniera di Harmony Borax Work con la ferrovia di Mojave distante 265 chilometri. Le dimensioni del carro sono uniche, 5 metri di lunghezza, 1,2 metri di larghezza, 1,8 metri di altezza del contenitore, sospeso su ruote enormi che lo alzavano di altri 2 metri e pesava 3.500 chilogrammi. Questo carro conteneva 10 tonnellate di minerale. Mentre la cisterna era da 4.500 litri. Fra salmerie, acqua e minerale, in totale i 20 muli tiravano 36,5 tonnellate di peso, su strade dell'epoca, tortuose e non asfaltate. Andò avanti così per 5 anni, senza perdere mai un carico.

Una leggenda che al giorno d'oggi possiamo vedere ancora, durante particolari ricorrenze nella quale gli appassionati rievocano l'evento antico e lo rivivono in abiti e mezzi d'epoca (reenactment).

Attualmente dietro al motel Furnace Creek Ranch è esposto un trattore agricolo a vapore chiamato Old Dinah (vecchia Dina), che non operò nella Valle della Morte ma a Calico, un paese di minatori, dove fu trovato qualche chilo d'argento; oggi città fantasma, rinata ad uso turistico. La Old Dinahavrebbe dovuto sostituire il Twenty Mule Team Wagon ma consumava troppo, circa 1,5 tonnellate di carbone per il viaggio di 265 chilometri e affondava nella sabbia, inoltre richiedeva una manutenzione quotidiana.

Nel 1904 durante la corsa all'oro a Goldfield (Campo d'oro) nel Nevada, spuntarono campi e miniere anche nella Valle della Morte a BullfrogRhyoliteHarrisburg e Skidoo.

Nel 1905 Francis Marion Smith fece fortuna dall'estrazione del borace. William Andrews Clark fece fortuna nelle miniere di rame di ButteMontana. Entrambi furono attratti dalla corsa all'oro che avveniva nella regione della Valle della Morte. Inizialmente fecero società poi uno di loro cambiò idea, conducendo ad una rivalità che durò tutta la vita, alle aste di vendita delle concessioni per l'estrazione.

Nel 1906 fu trovato l'oro a Skidoo. Un paesino formato da ventitré case di legno, a 1.700 m sulla Tucki Mountains. Nel 1917 quando l' oro esaurì, il paese fu abbandonato e cadde in rovina.

Nel 1933, l'11 febbraio, per preservare l'interesse storico naturalistico della valle, l'amministrazione Hoover stabilì che 6.500 km² di valle diventavano Monumento Nazionale, chiudendola allo sfruttamento minerario ma con un atto del Congresso a giugno la miniera fu riaperta.

Nel 1937 l'amministrazione Roosevelt e nel 1952 l'amministrazione Trumanallargarono quest'area fino a 8.000 km².

Nel 1976 la miniera fu chiusa di nuovo ma nel 1982 era aperta.

Questa miniera è visibile a Ryan, sulla strada per andare a Dante's View, la lavorazione avviene tutta nelle gallerie, non si vede via vai di camion o di minatori, la miniera è quasi mimetizzata e non lascia tracce nei dintorni e tanto meno nel resto della valle, ad eccezione di un gran chiasso.

Flora

Nella Valle della Morte si trovano 600 tipi di piante e fiori del deserto, adattate all'alta temperatura, al forte vento, alla scarsità d'acqua, o ad acqua con alto contenuto salino. Molte piante crescono schiacciate sul terreno a causa del vento, altre sviluppano delle lunghe radici oppure radici ramificate per utilizzare quella poca acqua disponibile. Alcune piante hanno una lacca naturale o una copertura per ridurre la perdita tramite l'evaporazione, altre perdono il fogliame durante la stagione secca. Alcune piante sono capaci di sopravvivere utilizzando un'acqua che contiene fino al 5% di sale.

Domina la steppa alofila con il sagebrush (Artemisia tridentata). Le piante più comuni sono la Stickring Boerhaavia o Wetleaf spiderling (Boerhaavia anulata), il Sunflower o Desert gold (Geraca canescens), laMohavea (Mohavea brevifloris), la Golden primrose (Oenothera brevipes), lo Spot Mallow o Desert Five-spot(Malvastrum rotundifolium).

I fiori più comuni delle montagne e dei canyon sono la Mariposa Lily (Calochortus kennedyi), lo Strawberry cactus(Echinocereus engelmannii), la Panamint Daisy (Enceliopsis covillei), il Bear poppy (Arctomecon meriamii), loStream Orchis (Epipactis gigantea), il Prickleleaf (Hecastocleis shockleyi) e il Desert holly (Atriplex hymenelytra), che si trova vicino al cratere di Ubehebe.

Fauna

La vita animale è comune nella Valle della Morte, contrariamente a quel che comunemente si pensa. Da Badwater (-86 metri) a Telescope Peak (3.367 metri), ci sono più di 3 chilometri di differenza e ad ogni altitudine si trova una varietà di nicchie ecologiche, che spazia dai piani salati alla boscaglia coperta di conifere.

Ci sono molti animali del deserto, 260 specie di uccelli, dei quali molti ospiti stagionali invernali, 40 specie di mammiferi, 36 specie di rettili, 17 specie dilucertola e 19 specie di serpente. Di tutti questi animali, è possibile osservare con facilità un piccolo iguana chiamato chuckwalla, i corvi e gli uccelli acquatici, nell'unica pozza che c'è a Furnace Creek e nelle poche sorgenti vicine. Comuni sono le lucertole nelle dune di sabbia. Nell'acqua amara di Badwater sono presenti piccoli crostaceidi cui non si conosce la provenienza e insetti, larve, alghe, zolle d'erba e salamonia di malerba. Vive qui un'inconsueta varietà di chiocciola marina, della quale non si conosce la provenienza.

Animali del deserto

Nella zona del Mesquite Flats, comuni sono i roditori come lo scoiattolo (ground squirrel), il topo canguro (kangaroo rat), il topo (wood rat), il gatto (pocket mice), la lepre (cottontail rabbit), mentre un altro tipo di lepre (jackrabbits) si trova sulle montagne. La volpe (kit foxe), il coyote e la lince (bobcat) si trovano alle quote più basse, mentre il muflone (desert bighorn sheep) e gli asini selvatici (wild burro), si trovano in montagna.

Vi sono poi le seguenti speci: Antelope SquirrelAvocetPecurvostra americana, uccello acquatico del deserto;BadgerBanded GeckoCaleonyx variegatus, rettile, geco; Barn Owl, uccello, gufo; Black-collared Lizard, rettile, lucertola dal collarino nero; BobcatBufflehed Duckbucephala alveola, uccello acquatico del deserto;ChuckwallaSauromalus obesusiguanidae family rettile sauro;

Coyotecanis latrans var. ester Meriam, mammifero; Bighorn del deserto,Ovis canadensis nelsoni, mammifero; Cottontail RabbitSylvilagus audubonii arizonae - Allen, mammifero, coniglio selvatico; ScorpionHadrurus hirsutus, insetto velenoso, scorpione, che di notte finisce nelle scarpe e non riesce più ad uscirne; Desert TortuseGopherus agassizi, rettile, tartaruga del deserto;Gambel's QuailGolden Eagle, aquila; Giaiant Water BugLethocerus americanus, insetto; Horned LizardPhrynosoma sp. rettile, lucertola cornuta; Hampbacked BeetleGround beetles aimlessly wander, insetto, pulce; Jackrabbit Black TailedLepus californicus deserticolo, lepre; Mearus, mammifero; Kangaroo rat, mammifero, non beve e ricava acqua dai semi secchi; Kit Fox, mammifero, volpe;Loggerehead shrikeLanius ludovicianus, uccello terricolo; Mojave Rattlesnake, rettile; Mountain Kingsnake, rettile; Mountain Lion, mammifero, puma; Mourning DoveZenaidura macroura, uccello terricolo; Mustang, mammifero, cavallo selvatico; Raven, uccello corvo; Red-Tailed HawkRingtail CatRoadrunnerGeococcyx californianus, uccello terricolo; SidewinderCrotalus cerastes, rettile, crotalo che si trova alla base dei cespugli;Snow gooseChen hyperborea, uccello acquatico nel deserto; Snowy egretLeucopheyx thula, uccello acquatico nel deserto; Sparrow hawk, Falco Sparviero, uccello terricolo; StiltsHimantopus mexicanus, uccello acquatico nel deserto; Sun SpiderEremobastes sp, insetto velenoso, ragno; Tiger BeetleCincindelidae family, insetto;TarantulaTarantula Hawk WaspVultureCathartes aura, uccello terricolo, avvoltoio; Wild BurroEquus asinus, mammifero, asino selvatico; Whistling SwanOlor coluimbianus, uccello acquatico del deserto.

I pesci del deserto

Nella Valle della Morte si trovano 5 specie di ciprinodonte, chiamati pupfish. Alcuni di questi pesci sono rari, altri si trovano normalmente o nelle poche pozze o nelle sorgenti e nei torrenti di montagna: Devil's Hole pupfish,Cyprinodon diabolis un piccolo pesce che vive in un pozzo salato del deserto a Devil's Hole Ash Medows, poco fuori il parco, vicino alla Death Valley Junction. Saratoga pupfishCyprinodon nevadensis nevadensis a Saratoga Springs, al limite Sud del parco. Salt Creek pupfishCyprinodon salinus a Salt Creek nella parte centrale della valle. Amargosa pupfishCyprinodon nevadensis amargose nell' Amargose River, a Nord Ovest della sorgente Saratoga. Cottonball Marsh pupfishCyprinodon milleri trovato a Cottonball Marsh 8 chilometri a Sud di Salt Creek. Alcune di queste specie sono in pericolo sia per l'introduzione casuale di specie che competono per il cibo che di pesci tropicali predatori, sia per l'uso di pesticidi, per il collezionismo, per il drenaggio delle fonti e l'irrigazione.

 

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Parco nazionale di Sequoia

Il Parco nazionale di Sequoia (in inglese:Sequoia National Park) è un parco nazionale localizzato nel sud della Sierra Nevada, a est di Visalia, nello stato americano della California.

Venne istituito nel 1890 come secondo parco nazionale degli Stati Uniti, dopo il Parco Nazionale di Yellowstone. Il parco si estende su una superficie di 1.635,14 chilometri quadrati. Contiene al suo interno il Monte Whitney (4.421 metri sul livello del mare), il monte più alto degli Stati Uniti escludendo l'Alaska e le Hawaii. Il parco è posto a sud del contiguo Parco nazionale di Kings Canyon. Dal 1984 I due parchi sono gestiti dalNational Park Service come fossero un'unica unità, chiamata Sequoia and Kings Canyon National Parks.

L'attrazione principale è la presenza della sequoia gigante, compreso il Generale Sherman, il più grande albero della Terra. Il Generale Sherman cresce nella Foresta gigante, che contiene cinque dei dieci alberi più grandi del mondo in termini di volume di legno.[1].

Al centro del parco si trova uno spuntone di roccia granitica alto 75 metri, chiamato Moro Rock. È stata realizzata una scalinata di 400 gradini che permette ai visitatori di raggiungere la cima, posta a 2050 metri s.l.m..

 

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                                Parco nazionale di Yosemite

Il Parco nazionale di Yosemite [joʊˈsɛmɨtiː] è un'area naturale protettache si trova tra le contee di Mariposa e Tuolumne nello Stato dellaCalifornia, sulla catena montuosa della Sierra Nevada.

Il parco è uno dei più frequentati degli Stati Uniti: è visitato ogni anno da più di 3,5 milioni di persone[senza fonte]. Yosemite è un parco ricco di straordinarie bellezze naturali, costellato di altissime rupi, cascate spettacolari, alberi giganti e torrenti.

Al suo interno si sviluppa la Yosemite Valley.

Storia

È stato il primo parco dichiarato dal governo federale americano anche se non proprio il primo ad essere dichiarato parco nazionale, tuttavia Yosemite è stato un punto focale per lo sviluppo dell'idea di parco nazionale, dovuta per la maggior parte al lavoro di persone come John Muir.

È stato istituito parco nazionale il 25 settembre 1890.

Territorio

Il parco copre un'area pari a 308.073 ettari o 3.081 km² e arriva a raggiungere a ovest la catena della Sierra Nevada.

Nel 1984 è stato designato come Patrimonio dell'umanità dall'Unesco per le sue spettacolari cime granitiche, le sue cascate, i ruscelli limpidi, lesequoie giganti ed in generale per la biodiversità.

Circa l'89% del parco è considerato ancora allo stato selvaggio, cioè un'area dove l'apporto delle modifiche da parte dell'uomo è minimo.

La geologia dell'area di Yosemite è caratterizzata da rocce granitiche e rimanenti di rocce più antiche.

Circa 10 milioni di anni fa, la Sierra Nevada fu sollevata e poi si arrestò a formare i propri gentili pendii dell’ovest e i più infausti pendii ad est. L’innalzamento aumentò lo sprofondamento dei letti dei fiumi e deitorrenti, risultanti nella formazione di stretti canyon. Circa un milione di anni fa la neve ed il ghiaccio accumulati, formarono ghiacciai all’altezza delle cime alpine che invece si spostarono verso le valli dei fiumi. La robustezza del ghiaccio della valle del Yosemite deve aver raggiunto 4.000 piedi (1200 m) durante il primo periodo glaciale. Il movimento verso valle delle masse di ghiaccio tagliò e scolpì la valle a forma di U che attrae oggi così tanti visitatori per la vista del suo fantastico scenario.

Flora e fauna

Yosemite è uno dei più vasti e meno frammentati habitat nella Sierra Nevada, e nel parco si può osservare una grande bio-diversità di piante e animali.

Il Parco ha cime che vanno dai 600 ai 4.000 metri di altitudine, e contiene quattro grandi zone vegetative: boschiva premontana, montana, subalpina ed alpina.

Delle 7.000 diverse specie di piante della California, circa il 50% si trovano nella Sierra Nevada e circa il 20% all'interno del Parco di Yosemite.

Nel parco si può trovare l'habitat ideale e la documentazione relativa a 160 piante rare con rispettive rare formazioni geologiche e suoli particolari che caratterizzano il ristretto rango dove queste piante si possono trovare.

Punti di interesse

Fra le principali attrattive ricordiamo: Grizzly Giant, la sequoia alta 63,7 mnell'area di Mariposa Groove; l'Half Dome, la più grande roccia granitica del mondo; le Yosemite Falls, che raggiungono anche i 700 m di altezza; eGlacier Point, punto panoramico a 2100 m di altitudine.

Cascate Yosemite Falls

Le Yosemite Falls sono le più alte cascate del Parco. Nel punto più alto raggiungono i 730 metri di altezza e il salto più alto che l'acqua compie è di 440 metri. Sono divise in tre parti, derivanti dalla altezza in cui si trovano:

·         Le Upper Falls sono la parte da 440 m fino ad arrivare alla sorgente.

·         La parte in cui l'acqua compie il salto più alto e che si trova fra i 440 e i 90 metri si chiama The Cascades.

·         Le Lower Falls sono il punto più basso, da circa 90 metri fino al suolo.

Sequoie giganti

Le sequoie giganti sono un'attrazione molto ricercata dai turisti. Vi sono circa 1000 sequoie nel Parco, e la località di maggiore interesse è Mariposa Groove.

Mariposa Grove

Mariposa Grove è un'area boschiva nei pressi di Wawona. In questo bosco ci sono più di 200 sequoie ed è qui che vi sono quelle più grandi. Principale attrazione è Grizzly Giant, la più grande sequoia del Parco, avente circa 1600/2000 anni. Un'altra attrazione è la Fallen Monarch, ossia il Re Caduto, una sequoia di 70 metri caduta in seguito ad una frana, che oggi mostra le sue radici dal diametro di 70 cm l'una.

El Capitan

El Capitan è una roccia granitica alta circa 900 m situata nella zona a Sud-Est del Parco. I Nativi Americani consideravano questa roccia come sacra. Oggi è una delle più famose mete al mondo per gli scalatori più esperti e dei lanciatori di base jumping, diventando così anche il luogo di molti fatali incidenti.

Glacier Point

Glacier Point è un punto panoramico a 2100 m di altitudine. Da qui si ha l'intera veduta del Parco. D'inverno molti sciatori scelgono quest'area come meta per divertirsi.

Half Dome

L'Half Dome è la roccia granitica più alta del mondo (2700 m) che si innalza sopra il Parco. Fino al 1870 era considerata come una roccia impossibile da scalare, ma oggi sono in molti che tutti i giorni ne raggiungono la vetta.

 

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San Francisco

Golden Gate

La prima cosa che vuoi vedere a San Francisco è il simbolo della città, il Golden Gate. Questo ponte costruito nel 1937 è una meraviglia di ingegneria lungo quasi 2 miglia e rende la baia, già naturalmente bellissima, inconfondibile. Il Golden Gate è percorribile a piedi lungo il lato pedonale, se lo si percorre in automobile è d'obblico una sosta all'uscita a nord del ponte al Vista Point per ammirare il panorama.

North Beach

È il quartiere italiano di San Francisco, pieno di locali e ristoranti tra cui il famoso Caffè Trieste. In cima a Telegraph Hill si trova la Coit Tower che offre una vista a 360° su San Francisco e sulla baia. Purtroppo da dietro un vetro.

Chinatown

Solo a San Francisco si mangia la vera cucina cinese, scoprendola molto più gustosa di quella assaggiata nei ristoranti cinesi di tante altre città. Il quartiere cinese di San Francisco è il più grande del mondo fuori dalla Cina ed è delimitato dal Chinatown Gate, una porta a forma di pagoda. Non propriamente sobria ma suggestiva.

Castro

È il quartiere dove risiedono le comunità gay, da sempre molto attive a San Francisco per il riconoscimento dei diritti degli omosessuali (basti pensare ad Harvey Milk e alle sue battaglie). Il cuore di Castro è il suo teatro risalente agli anni 20.

Mission

È il quartiere messicano e mantiene un'anima latina, caliente e colorata. L'edificio più antico del quartiere è Mission Dolores, in Dolores Street. Mission è famoso per i suoi negozi dell'usato (dall'abbigliamento ai libri) e per la sua movida.

Fisherman's Wharf

Altro simbolo di San Francisco, il Fisherman's Wharf è stato l'epicentro della vita commerciale di San Francisco per decenni prima di diventare il cuore turistico di San Francisco. Troppo turistico. Farci un salto è d'obbligo, magari ad ora di pranzo per una crab chowder o un fish and chips al Pier 39 e per un saluto ai leoni marini.

Marina Green

 Tra la riva e il Golden Gate, le vele dei kite surfer si agitano in cielo. Mozzafiato.

Japanese Tea Garden

 L'ingresso costa solo $2 e dà accesso ad un giardino giapponese fatto di statue, pagode e ponti. Incantevole.

Alcatraz

Vale la pena di andare ad Alcatraz se non altro per la vista che si ha della baia e di San Francisco dal traghetto e dalla riva dell'isola. La prigione di massima sicurezza è diventata un museo molto ben organizzato, l'esperienza che si vive rende molto bene l'idea di ciò che doveva voler dire essere detenuto ad Alcatraz oppure lavorare nel carcere e dover vivere sull'isola con la propria famiglia. La visita ad Alcatraz costa $28 ed è prenotabile online.

Muir Woods

Prima di lasciare la baia di San Francisco vale la pena andare a Muir Woods, il bellissimo bosco di sequoie sempre verdi. Gli alberi sono altissimi (fino a 115 mt) e secolari, i più vecchi hanno 1200 anni. 

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Los Angeles

 

Los Angeles è la città dalle mille facce e attrazioni, al tempo stesso eccitante e un po’ intimidatoria, si tratta di uno dei centri urbani più stimolanti da visitare, ma è talmente enorme che senza qualche dritta si rischia di perdersi il meglio. Ecco allora la nostra guida su cosa vedere a Los Angeles.

Venice Beach

Beach è stato a lungo conosciuta come l’eccentrica Mecca della California. Skateboarder, giovani artisti radicali e body builders si affolleranno davanti ai vostri occhi come di getto. L’area fu progettata nel 1905 da un costruttore (Abbot Kinney) intenzionato a ricreare una sorta di nuova Venezia, con ben 30 km di canali.

Può essere molto piacevole passeggiare in giornata sul Venice Boardwalk, un ampio lungomare da cui si gode una bellissima vista di L.A. e dove si possono incontrare numerosi artisti di strada e venditori di chincaglierie. Dopo il tramonto però è molto facile incontrare qualche criminale, quindi è consigliabile alzare i tacchi!

Consigli per uno spuntino rapido? Il Figtree Café, che si trova proprio di fianco dell’imponente biblioteca “Small World Books”.

Hollywood Boulevard: una passeggiata fra impronte e stelle

di Hollywood non sono mai lontane da Los Angeles. Per catturare uno scorcio di polvere di stelle, passeggiate per la Hollywood Walk of Fame, dove più di 2.400 personaggi del mondo dello spettacolo sono immortalati su un marciapiede con delle simboliche stelle.

Se siete degli appassionati di cinema, non perdetevi le mani e le impronte più famose nei pressi del bizzarro Teatro Cinese di Grauman, dove assistere a interessanti proiezioni e incontrare molti sosia di star del mondo dello spettacolo. Questo è il luogo delle innumerevoli anteprime e serate di gala.

Il Getty Museum

Tra le cose da vedere a Los Angeles non fatevi mancare il Getty Center, che è l’invidia dei musei di tutto il mondo per le sue donazioni generose. Ospita ricche collezioni e ha alcune imponenti opere che coprono un vasto arco di storia, dal Rinascimento ai giorni nostri.

Tra queste ci sono alcuni dipinti di Rubens, una coppia realizzata da Gainsborough, e una spolverata di impressionisti, tra cui Monet, Renoir, Cézanne e Van Gogh. Le arti decorative francesi e una collezione fotografica valgono sicuramente la pena di essere viste. E non dimenticate di scovare Miró e Moore nel bel giardino di sculture.

Negozi e mondanità su Rodeo Drive

Molte donne sognano di passeggiare come Julia Roberts nel film Pretty Woman sulla Rodeo Drive e darsi allo shopping sfrenato, ma poche possono permettersi di acquistare i capi unici realizzati dagli stilisti più famosi. Una passeggiata su questa celebre strada può comunque essere interessante anche senza fare shopping; visitate anche i negozi di Anderson Court, centro commerciale progettato nientemeno che da Frank Lloyd Wright nel 1952.

Passeggiare a L.A.: Olvera Street a El Pueblo e molto altro

Chi afferma che non si può girare Los Angeles senza macchina non ha tutti i torti, eppure qualche bella passeggiata, se ben pianificata, può rivelarsi proprio una scelta azzeccata. Andate a Olvera Street, nella zona più antica del centro cittadino, dove potrete girellare fra le bancarelle di un coloratissimo mercatino messicano e mangiare piatti tipici accompagnati da musica dal vivo (l’area è parte di El Pueblo de Los Angeles Historic Monument).

Restando in tema di passeggiate, potete rivolgervi alla Los Angeles Conservancy, che organizza appositamente delle escursioni a piedi nelle principali attrazioni turistiche della città, dai teatri storici del centro ai molti esempi di Art Deco fino al moderno giro dedicato al paesaggio urbano (Modern Skyline Walking Tour). Assicuratevi di prenotare con largo anticipo, i tour sono incredibilmente popolari.

Museum of Jurassic Technology

Il nome può essere fuorviante, questo angolo scientifico non ha nulla a che vedere con Steven Spielberg e il suo Jurassic Park. Il Museo del Giurassico è infatti la patria della tecnologia più curiosa e improbabile. Le meraviglie scientifiche includono un pipistrello che può volare attraverso i muri, sculture microscopiche e singolari mostre permanenti. L’istituto è un’intrigante combinazione di realtà e di finzione, sicuramente un’esperienza insolita.

Visita notturna all’Urban Light di Chris Burden

Le collezioni del museo di Los Angeles County of Art, o LACMA, si trovano in un vasto complesso di 20 acri di edifici, sapientemente ristrutturati nel 2008. Proprio davanti al museo, nella BP Grand Entrance, si trova Urban Light, la splendida creazione di Chris Burden, istallazione composta di 202 lampioni restaurati degli anni ‘20 e ’30, che sortisce un particolare effetto soprattutto se ammirata di notte.

Griffith Observatory

Griffith Observatory è al tempo stesso un osservatorio, un planetario e un museo d’astronomia situato a Griffith Park, dove si gode di una splendida vista del centro di Los Angeles e della famosa scritta di Hollywood. L’attrazione è gratuita, ma se volete dare uno sguardo al cielo notturno, soprattutto in estate, mettetevi in ​​fila prima di sera; chiudono la fila dopo un certo numero di persone. Comunque una visita val la pena per vedere l’edificio stesso e il magnifico panorama che permette di ammirare.

Watts Towers

Simon Rodia ha iniziato a costruire nel 1920 le Watts Towers utilizzando nient’altro che rottami metallici. A poco a poco ha innalzato la struttura, rafforzandola con l’acciaio e del cemento per evitare instabilità. In tutto sono 17 e le due principali raggiungono i 30 metri d’altezza.

Far i materiali impiegati colpisco gli oggetti di uso quotidiano, come il vetro verde delle bottiglie di 7-Up o le piastrelle di ceramica, così come gioielli, marmo e conchiglie. La vista di questi complessi trasmette ai visitatori una sorta di sensazione spettrale.

 

Disneyland

Se vi trovate a Los Angeles con i bambini non potete evitare una gita a Disneyland, uno dei più famosi parchi a tema del mondo, dove tutti i personaggi principali dei cartoni animati prenderanno vita in ambienti onirici. Sarà possibile entrare nella casa boscosa di Winnie the Pooh a Critter Country, andare dietro le quinte dei film Disney a Fantasyland e inseguire persino Topolino!

Il parco in realtà si trova ad Anaheim (40 km a sud di LA) e può rappresentare un’esperienza affascinante anche per i più grandi. Le attrazioni più importanti sono Star Tours, l’Indiana Jones Adventure, lo Space Mountain e Finding Nemo Submarine Voyage.

Universal Studios

Questo è il parco a tema per chi ama i film di Hollywood, dove potrete entrare nei set cinematografici più famosi e riviverne le scene più importanti, con tanto di effetti speciali. Ne abbiamo già parlato, trovate tutte le informazioni necessarie nel post Universal Studios Los Angeles.

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